Il gruppo tessile Inditex (proprietario dei negozi Zara, Pull&Bear, Massimo Dutti, Bershka, Stardivarius, Oysho e Kiddy's Class) con 1.340 negozi in 41 Paesi, ogni 4 anni è riuscito a raddoppiare la sua grandezza. Nei prossimi 5 anni, l'obiettivo è duplicare le vendite: entro il 2006 la compagnia vorrebbe essere presente in almeno 60 Paesi. Nell'ultima assemblea degli azionisti (la prima dalla quotazione del 23 maggio 2001), il vicepresidente e a.d., José Maria Castellano, ha delineato un ambizioso piano di espansione: La compagnia spera in una crescita annuale del 20%, del quale il 15% corrisponderà all'apertura di nuovi negozi, e un 5% all'incremento di vendite.
Entro la fine del 2002, Inditex aprirà fra i 230 e i 275 nuovi punti vendita: l'investimento previsto oscilla fra i 500 e i 550 milioni di euro. La solidità del gruppo è dimostrata dai numeri: nel primo trimestre 2002 le vendite hanno raggiunto quota 850,4 milioni di euro, il 28% in più rispetto all'anno precedente, con un incremento del profitto netto pari al 32%.
Il potenziale di Inditex in Spagna è ancora abbastanza ampio (la metà dei nuovi negozi del 2002 saranno aperti nel Paese d'origine), ma la compagnia prevede che il volume delle vendite internazionali crescerà più delle nazionali, come accaduto negli ultimi esercizi. Il futuro è all'estero. Il caso italiano è esemplare: #Un successo che nemmeno noi speravamo', ha ammesso Castellano. Per questo Inditex ha deciso di far seguire alla vetrina-pilota milanese tre nuove aperture: Zara sarà anche a Monza, Bologna e Torino.