Hugo Boss chiude la prima metà dell'anno in corso con un brusca riduzione dei profitti. La casa di moda tedesca controllata da Marzotto ha annunciato infatti utili semestrali a quota 30 milioni di euro, mettendo in evidenza una flessione del 49% rispetto ai 59 milioni di euro con i quali erano stati archiviati i primi sei mesi del 2001. La performance non è stata una sorpresa per gli addetti ai lavori, visto che la stessa società aveva lanciato ben due profit warning negli ultimi due mesi, tagliando così le stime sull'utile dell'intero 2002 da 107 a 70 milioni di euro.
L'andamento negativo della bottom line riflette la crisi delle vendite nei mercati principali della fashion house di Metzingen. In Germania il fatturato è calato del 5%, dovendo far fronte a una domanda di abbigliamento maschile di alto livello in discesa di circa il 10%. L'area americana è scivolata invece dell'11%, passando da 115 a 103 milioni di euro principalmente a causa del mercato statunitense (-13%), dato che America latina e Canada si sono rivelate pressoché stabili.
Gli affari sono andati decisamente meglio nell'area europea, dove Francia (+17%), Gran Bretagna (+9%) e Spagna (+19%) hanno contribuito a far crescere del 3% il fatturato complessivo del gruppo a quota 534,6 milioni di euro. Il volume d'affari per l'intero 2002 è previsto agli stessi livelli del 2001 (1,095 miliardi di euro).