Oggi a Roma i vertici di Sistema Moda Italia e una delegazione di rappresentanti dei distretti tessili hanno incontrato il Ministro delle Attività Produttive, On. Antonio Marzano, e il suo Sottosegretario On. Mario Valducci per sottoporre loro le proposte di politica industriale irrinunciabili per il settore tessile-abbigliamento e moda italiano.
La delegazione di Smi, l'associazione di rappresentanza degli imprenditori della moda e del tessile-abbigliamento, era composta dal Presidente Vittorio Giulini, dal Direttore generale Piero Costa, dal Presidente dell'Unione Industriali di Prato Mario Maselli, dal direttore dell'Unione Industriale Biellese Alberto Brocca e dal membro della Giunta di Smi Giovanni Bertollo Conte.
Data la situazione di grave crisi del settore moda e tessile-abbigliamento e la sua unicità nel panorama produttivo italiano, dovuta alla sua leadership assoluta nel mondo, Smi ha chiesto al Governo azioni immediate e concrete sui seguenti otto punti:
Riduzione del carico Irap sulle imprese con un fatturato medio per addetto al di sotto degli 100mila Euro;
Esenzione o sospensione delle plusvalenze realizzate su qualunque attività mobiliare o immobiliare, a condizione che le stesse plusvalenze vengano reinvestite entro tre anni nella creazione di nuove filiere, dalla produzione alla distribuzione;
Allargamento della base agevolativa per le spese di campionario con il passaggio dalla formula del de minimis, che premia solo 150 aziende, a quella dell'abbattimento dei tassi in conto interessi, che allargherebbe enormemente il numero delle imprese fruitrici;
Protezione del “Made in Italy” intensificando i controlli volti ad accertare che quanto dichiarato sull'etichetta sia vero. Questo affinché le autorità mettano fine alle truffe praticate da alcuni Paesi extracomunitari. Smi, da parte sua, si adopererà per denunciare gli abusi;
Rapporto privilegiato con i Paesi che hanno regole sociali e ambientali in linea con quelle europee, per una maggiore tutela dei lavoratori e dell'ambiente;
Reciprocità negli scambi commerciali, favorendo le importazioni dai Paesi in via di sviluppo che applicano la piena reciprocità di accesso. Tale proposta è stata estesa alla Associazione degli importatori tessili europei. Nello specifico si chiede che i negoziati sul tessile/abbigliamento andranno condotti su base settoriale; che la Commissione Europea non faccia offerte premature; che i dazi consolidati vadano livellati al massimo al 15%; che tutti i Paesi riducano i dazi entro tre anni; e che Italia e Unione Europea assumano una posizione intransigente contro qualsiasi tipo di barriera non tariffaria;
Maggiore impegno da parte del Governo contro contraffazioni e frodi;
Promotion attraverso iniziative che facilitino la presenza italiana sui mercati esteri, attraverso un contributo straordinario di Ice e Ministero delle Attività Produttive.
Il Ministro e il Sottosegretario si sono impegnati a costituire una segreteria tecnica, comprensiva degli altri ministeri competenti, per rendere operative le proposte di Smi. Nel successivo tavolo allargato del ministero, presenti le associazioni degli artigiani, dei sindacati e la Camera della Moda, si è verificata una totale convergenza sulle proposte fatte e sulla procedura tecnica da seguire per trasformare le stesse in realtà operative.
Per informazioni:
Sistema Moda Italia
Mario Furlan � ufficio stampa Cell. 347 72 52 443