C'è anche quello per ''l'attiva ricerca, in Italia ed all'estero, di un imprenditore o di un gruppo imprenditoriale interessati all'acquisto ed al rilancio'' della Hemmond, l'azienda tessile di Bastia Umbria dichiarata fallita di recente, tra gli impegni che l'assessore regionale Ada Girolamini ha confermato, ieri, ai membri della rappresentanza sindacale unitaria ed ai rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil, nel corso di una riunione.
All' incontro – riferisce una nota della Regione – erano presenti anche il curatore fallimentare della Hemmond, Marcello Cucchia e i rappresentanti di Gepafin e Sviluppumbria. Il curatore fallimentare ha spiegato che ''nessuna delle voci dei giorni scorsi su presunti acquirenti può essere considerata una vera proposta, almeno fino a quando non si saprà l'esatto ammontare del passivo ed i proponenti non presenteranno richieste concrete, accompagnate da relative garanzie bancarie''.
La determinazione del passivo, ha sottolineato Cucchia ''presenta difficoltà notevoli, a causa dell'esistenza di un gran numero di creditori all'estero e dei problemi di inventario per lo stabilimento in Romania. L' entità del passivo – ha concluso il curatore fallimentare – non potrà essere stabilita, nella migliore delle ipotesi, prima della fine di gennaio del 2003''.