Anche in una delle roccaforti storiche del consumismo più sfrenato, qualcosa è cambiato. A Hong Kong la febbre compulsiva da acquisti sembra essere passata visto che nel mese di maggio, secondo i dati diramati dal locale ufficio censimenti e statistiche, le vendite al dettaglio sono scese del 5,9%. Il dato viene considerato abbastanza preoccupante tanto che la notizia è riportata in copertina sulla stampa locale in apertura con titoli a tutta pagina.
Il valore complessivo delle vendite si è attestato a quota 15,5 miliardi di dollari di Hong Kong (circa 2,011 miliardi di euro). In volume, i ricavi sono calati del 4,9% rispetto a un anno fa, un dato decisamente peggiore rispetto a quello previsto dagli economisti che avevano ipotizzato una flessione del 3,8% in valore e del 2% in volume. Dall'inizio dell'anno le vendite retail sono calate del 4,1% in valore e del 2,4% in volume. Il monte ordini a maggio è crollato del 14% in volume.
Aumentano i turisti dalla Cina continentale ma dall'altra parte calano i consumi da parte della clientela di Hong Kong. Nel mese di maggio sono arrivati a far shopping nell'ex colonia britannica 544 mila visitatori, ma le vendite di gioielli e preziosi (articoli tra i più apprezzati dai cinesi) sono diminuite del 10,1% in volume.