Lvmh cresce nel capitale della Fendi. Il colosso mondiale del lusso, che già controllava il 51% della maison romana, ha rilevato da un ramo della famiglia un altro 15,9% delle azioni, salendo così al 66,9 per cento.
In pratica, una delle cinque sorelle Fendi, Franca, ha ceduto la propria partecipazione insieme a quelle dei figli Federica, Andrea e Guido per un controvalore che, secondo alcuni analisti, dovrebbe aggirarsi intorno ai cento milioni di euro.
Secondo le intese, i quattro membri della famiglia romana, che hanno esercitato rapidamente l'opzione put stabilita dal contratto con il quale Bernard Arnault aveva conquistato la maggioranza lo scorso dicembre, rilevando il 25,5% in mano a Prada Holding, lasceranno anche le cariche manageriali: Guido era direttore generale e Andrea direttore generale di Fendi Industria.
Difficile dire se altri familiari sceglieranno ora la stessa strada: in azienda, comunque, occupano posizioni di rilievo altri sette membri della famiglia, “capitanati” da Carla Fendi, presidente della maison. Quel che è certo è che con questa operazione Arnault conferma una volta di più l'interesse per il lusso made in Italy, pur in un momento che continua a essere difficile per l'intero settore.