A sorpresa, Domenico Dolce e Stefano Gabbana rinnovano la licenza con It Holding, tramite la controllata Ittierre, per la linea D&G. I due stilisti sembravano intenzionati a lasciar scadere a fine 2003 il contratto con il gruppo di Tonino Perna, quotato alla Borsa italiana, per integrare la produzione nella propria ‘filiera’. Secondo quanto risulta al Sole-24 Ore, il valore dell'accordo si avvicina ai 650 milioni di euro in quattro anni, con un peso sul totale del fatturato consolidato di It Holding che, secondo stime degli analisti, sfiorerà il 20% al termine del periodo (visto che anche gli altri marchi del gruppo stanno crescendo).
Circola voce che a convincere i due stilisti siano state royalties ricchissime, addirittura nell'ordine del 20 per cento. Perna replica: «Non sono dati disponibili per il mercato e neppure nel prospetto informativo per il collocamento in Borsa avevamo fornito informazioni in merito per le nostre licenze. Quel che conta è che, a dispetto delle Cassandre di turno, la licenza è stata rinnovata: è il risultato della cooperazione tra la straordinaria creatività della maison e l'efficienza della nostra piattaforma industriale e distributiva».
Ancora lontana dall'ipotesi-Borsa («Non ci serve», dice Dolce), l'azienda di moda conferma il preconsuntivo dell'esercizio fiscale chiuso il 31 marzo: 310 milioni di euro di ricavi consolidati (+45%), con l'Ebitda a 43 milioni (+47%) e l'utile ante imposte a 34 milioni (+116%).
(Per maggiori dettagli vedere comunicato stampa Dolce & Gabbana alla voce 'Comunicati stampa delle Aziende' del nostro sito).