LVMH si aspetta un aumento del suo utile operativo del 10% nel 2002. Lo ha dichiarato ieri Bernard Arnault all'assemblea generale confermando i suoi obiettivi di raddoppiare sia il valore del gruppo che quello del fatturato entro 5 anni. Arnault ha anche dichiarato che il 2002 sarà l'anno del risanamento dei risultati, con una crescita della redditività attesa a partire del 2003. Il presidente del leader mondiale del lusso ritiene infatti che il suo gruppo si trovi 'ben piazzato' per poter cogliere a pieno i frutti della ripresa dell'economia mondiale che dovrebbe accelerare, a suo avviso, nella seconda metà dell'anno.
Arnault ha anche annunciato che nei primi mesi dell'anno, le attività che avevano generato più perdite nel 2001, come la catena di duty free DFS e quella delle profumerie Sephora hanno registrato un netto miglioramento, superiore al previsto, grazie anche alle ristrutturazioni intraprese. LVMH ha anche confermato la sua strategia basata sulla crescita interna, la redditività e il cash flow. In questo programma, come già aveva annunciato a marzo nel presentare il bilancio 2001, rientra lo sviluppo di Fendi e di Donna Karan, due griffes che controlla dalla fine dell'anno scorso e che ritiene ad alto potenziale di crescita.
All'annuncio di un aumento dell'utile operativo del 10%, un aumento inferiore alle attese dei mercati, le azioni sono scese del 3,8% a 57,50 euro. Dall'inizio dell'anno i titoli del gruppo erano saliti del 23%, una delle 10 migliori performace europee, ha sottolineato Arnault. LVMH, penalizzato dal rallentamento economico e dall'impatto degli attentati anti Usa dell'11 settembre, aveva chiuso il 2001 con un forte calo del suo utile, sceso a 10 milioni di euro contro i 722 milioni del 2000 e una flessione del 20% a 1,5 miliardi del suo utile operativo.