Il Consiglio di Amministrazione di Holding di Partecipazioni Industriali S.p.A., riunitosi in data odierna sotto la presidenza di Nicolò Nefri, ha approvato i risultati consolidati relativi al primo trimestre dell'esercizio in corso.
L'andamento economico-finanziario del primo trimestre è influenzato dalla stagionalità dell'attività dei vari settori che determina complessivamente effetti negativi. A tale fattore si aggiunge l'andamento del mercato pubblicitario, meno favorevole che nel pari periodo del 2001 in cui era ancora caratterizzato da un tasso di crescita significativo. I dati risentono inoltre della variazione del perimetro di consolidamento.
I ricavi netti passano da 841,0 a 770,2 milioni di euro, in flessione dell' 8,4%.
La perdita operativa di 39,3 milioni di euro registra un miglioramento di 8,2 milioni rispetto al pari periodo dello scorso esercizio.
Gli ammortamenti e svalutazioni diminuiscono da 36,6 a 30,7 milioni, principalmente per l'interruzione dell'ammortamento del marchio Valentino.
Gli oneri finanziari netti passano da 13,8 a 9,9 milioni. In tale voce, che nel trimestre ammonta a 24,9 milioni, sono contabilizzate perdite su cambi non realizzate di Fila Argentina per 15,0 milioni, maturate a fronte di debiti in valuta in quanto, a seguito della normativa valutaria argentina, non è stato più possibile rinnovare le coperture di cambio.
Il risultato netto di competenza è di 56,8 milioni, in linea con il trimestre 2001.
Le principali variazioni delle voci patrimoniali rispetto al 31 dicembre scorso, sono:
– il capitale investito netto diminuisce di 118,8 milioni passando da 1.939,9 a 1.821,1, soprattutto per la riduzione delle rimanenze in GFT NET e in Fila e per i crediti commerciali in RCS;
– l'indebitamento finanziario netto passa da 594,4 a 545,8 milioni per effetto, da un lato, di uscite di consolidamento e disinvestimenti, e dall'altro degli investimenti in Sper e azioni proprie;
– il patrimonio netto di competenza è di 1.088,3 contro 1.138,8 milioni.
FILA
I ricavi netti, in linea con lo scorso anno, sono di 259,6 milioni, con una crescita negli Stati Uniti e in Estremo Oriente (rispettivamente 22,2% e 16,2%) e una flessione in Europa e nel resto del mondo (rispettivamente 18,3% e 25,3%); l'abbigliamento cresce del 2,2%, mentre le calzature registrano una flessione del 4,5%. I ricavi da royalties aumentano del 7,4% (da 5,9 a 6,4 milioni).
In Italia le vendite aumentano dello 0,9% (0,2% l'abbigliamento e 1,7% le calzature), mentre nel resto d'Europa diminuiscono del 24,7% anche a causa del non favorevole andamento del mercato nella stagione invernale. Negli Stati Uniti crescono sia le calzature (41,9%) sia l'abbigliamento (6,9%), grazie anche alla crescita del 55,6% del brand Enyce. In Sud America la diminuzione del 45,5% è riconducibile alle difficoltà in Argentina e Messico (rispettivamente 75,3% e 40,4%), solo in parte bilanciate dalla crescita del 4,9% in Brasile. In Estremo Oriente il fatturato aumenta del 16,2%, grazie al miglioramento del 27,1% delle vendite della Corea.
Il risultato operativo passa da una perdita di 6,8 ad un utile di 2,2 milioni, anche per la riduzione dei costi di struttura (10,6 milioni) a seguito delle azioni di ristrutturazione messe in atto nello scorso esercizio.
L'indebitamento finanziario netto è pari a 370,9 milioni, in aumento di 11,8 milioni rispetto ai 359,1 milioni al 31 dicembre scorso.
GFT NET
A partire da questo trimestre i dati di Valentino e Revedi non sono inclusi nel perimetro del Gruppo.
I ricavi netti passano da 115,9 a 61,2 milioni; tale contrazione è attribuibile, oltre che all'uscita di Valentino e Revedi, alla cessione del ramo d'azienda Sahzà e alla sensibile diminuzione dei ricavi relativi alle licenze Calvin Klein USA ed Europa in fase di chiusura, mentre migliorano del 3% i risultati di Joseph Abboud nonostante la perdurante criticità del mercato dell'abbigliamento negli Stati Uniti.
Il risultato operativo, pur rimanendo negativo, migliora da 9,3 a 0,4 milioni, a seguito del contenimento dei costi di struttura, del sensibile progresso di Joseph Abboud e dell'uscita del gruppo Valentino.
L'indebitamento finanziario netto al 31 marzo è di 82,3 milioni (70,9 considerando la situazione nel pro-forma) rispetto ai 272,8 milioni alla fine del pari periodo dello scorso esercizio; il miglioramento è dovuto principalmente alla cessione del gruppo Valentino.
HdPnet
I ricavi netti ammontano a 0,2 milioni.
Il risultato operativo, negativo per 3,4 milioni, sconta i costi di nuovi progetti i cui ricavi si manifesteranno nel prosieguo dell'esercizio.
La posizione finanziaria netta è positiva per 7,1 milioni (11,6 milioni al 31 dicembre scorso).
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Fatti di rilievo del 1� trimestre
Le operazioni rilevanti portate a termine dal Gruppo, sono:
– nel mese di gennaio RCS Periodici ha ceduto la partecipazione in EDIF, joint venture paritetica tra RCS e Hachette, con una plusvalenza pari a 26,4 milioni;
– nel mese di febbraio GFT NET ha ceduto il 100% delle società Revedi SpA e Revedi SA a Mariella Burani Fashion Group per un controvalore di 3,7 milioni;
– nel mese di febbraio RCS Libri ha acquistato da Il Sole 24 Ore le attività di editoria scolastica Calderini ed Edagricole;
– nel mese di marzo GFT NET ha raggiunto un accordo con il gruppo Marzotto per la cessione dell'intera partecipazione nella Valentino, il cui attivo netto è stato valutato 240 milioni inclusi i debiti finanziari (di cui 155 milioni verso il gruppo HdP) che verranno integralmente rimborsati al closing. Il perfezionamento dell'operazione è soggetto all'approvazione dell'Autorità Antitrust;
– nel mese di marzo HdP ha acquisito da Il Sole 24 Ore il gruppo Sper, nel cui perimetro di transazione rientrano Finwork (Radio Italia Network), CNR e AGR, per un valore di 44,5 milioni.
Eventi successivi al 31 marzo
Nel mese di aprile HdP ha raggiunto un accordo con Monrif e la famiglia Monti Riffeser per acquisire il 5% del capitale di Poligrafici Editoriale, nell'ambito di un'intesa che prevede di aumentare la partecipazione sino al 10%.
HdP ha attualmente acquisito n. 10,4 milioni di azioni, pari al 7,85 del capitale di Poligrafici Editoriale, con un investimento di circa 25 milioni.
Sono inoltre proseguiti gli acquisti di azioni HdP. Al 10 maggio le azioni proprie in portafoglio sono n. 21,9 milioni, pari al 2,99% del capitale ordinario. Alla stessa data l'investimento complessivo ammonta a 74,4 milioni.
Prevedibile evoluzione dell'attività per l'esercizio in corso
In merito alla prevedibile evoluzione dell'andamento nella parte residua dell'esercizio, si segnala che il primo trimestre indica che i negativi trend del mercato per la raccolta pubblicitaria, già manifestatisi nello scorso esercizio, non mostrano ancora segnali di attenuazione. A questi si sommano, da un lato, gli effetti della riduzione delle diffusioni di quotidiani e periodici cui si contrappongono, dall'altro, i benefici derivanti dalla prosecuzione del trend positivo della vendita dei libri.
Considerato l'avanzamento delle trattative per la dismissione di Fila e delle attività residue di GFT NET, ove queste dovessero trovare una positiva conclusione, si confermerebbe, come già anticipato, la previsione di miglioramento del risultato.