Un incremento del 34% sul fatturato 2000 e la previsione di crescere ancora, fino a sfiorare i 15 milioni di euro nel 2002. Questi i dati che Gabriella Tepatti, ad di Naf Naf Italia, rivela a Mffashion e che raccontano il successo del marchio francese che opera in Italia con la filiale milanese e una rete di 12 showroom dislocati sul territorio.
I punti vendita sono 400 e i monomarca 5 (due in Sicilia, uno a Latina, Parma, Udine più un corner a Perugia). Punto di forza il riassortimento, essenziale per un marchio che si posiziona su un target giovanile al pari delle griffe e con un ottimo rapporto qualità-prezzo. Ma anche grazie alle collezioni flash (due estive, due invernali e due per Natale) gli ordini del 2002 sono raddoppiati rispetto a quelli dell'anno precedente. Dice ancora Gabriella Tepatti, 'il riposizionamento del mercato attraverso punti vendita selezionati sta producendo effetti significativi se si pensa che, a oggi, il sell out è del 70%. Gli sforzi e gli scopi dell'azienda per il futuro sono, comunque, finalizzati a livellare o, quantomeno, a rendere omogenei i prezzi al dettaglio in tutta l'Europa'.
La griffe francese, che fa capo ai fratelli Pariente ed è quotata al Secondo Mercato di Parigi, ha comunicato di avere chiuso al 28 febbraio l'esercizio 2001-2002 con un giro d'affari di 240,193 milioni di euro. In forte aumento sia le vendite realizzate attraverso le boutiques francesi (109,714 milioni di euro) sia i ricavi delle boutiques estere (10,135 milioni di euro). Il marchio giovanile del gruppo, Chevignon, ha contribuito a spingere verso l'alto il giro d'affari, mettendo a segno un +16,15% rispetto all'anno precedente (36,464 milioni di euro il fatturato).