Come avviene per la gran parte degli imperi industriali italiani, il controllo di quello della famiglia Radici è custodito in due cassaforti straniere: la Radici group Holland b.v, e la Mapfin di Lussemburgo.
La fortuna dei Radici inizia nel secolo scorso con il commercio di tessuti avviato dal capostipite Pietro.
Oggi esistono da una lato la Radicifin spa e dall'altro l'Itema group. Radicifin opera principalmente nella produzione di fibre chimiche per il tessile e l'abbigliamento, con un giro d'affari che, secondo i bilanci riclassificati di R&S-Mediobanca, nel 2000 è stato di 1,3 miliardi di euro, con 13 milioni di utili netti di competenza del gruppo.
Itema group di Villa di Serio è invece un colosso europeo dei meccanotessile da oltre 1,5 miliardi di ricavi, che ha fatto il salto di qualità proprio lo scorso anno con la conquista della Sulzer Textil quotata alla Borsa di Zurigo, che da sola ha portato un miliardo di euro di fatturato in eredità al bilancio consolidato di Miro Radici e ha contribuito al raddoppio dei dipendenti oltre quota 3.600. A Miro appartengono anche le note moquettes del noto gruppo Sit In.