Rallenta nel 2001 l’export italiano di oreficeria, che accusa un calo del 5,8% fermandosi a 5.385 milioni di euro. Più sostenuta la flessione degli Stati Uniti (-7%), che comunque si confermano il principale mercato di sbocco per i preziosi made in ltaly, in grado di assorbire un terzo delle esportazioni. I dati, elaborati da Analisi e studi industriali per conto del Centro promozioni e servizi di Arezzo, sono stati diffusi alla vigilia della rassegna internazionale OroArezzo, prevista da domani a martedì.
I risultati record del 2000 (+23% in valore), erano considerati difficili da ripetere, vista anche la difficile congiuntura internazionale e gli attentati dell’11 settembre. L’anno scorso le crescite maggiori sono state registrate in Svizzera (+15,6%), Giappone (+14,3%) e Cina (+10,1%).
Buona la tenuta del Regno Unito e spettacolare, anche se su valori meno importanti, l’impennata del Messico, che ha quasi raddoppiato gli acquisti. In flessione invece la Germania (-19,8%), Spagna (-8 9%), Emirati Arabi (-10,9%), Panama (-23,1%) e Antille Olandesi (-13,1%).