Adidas-Salomon, il numero 2 al mondo tra le aziende che producono scarpe di atletica, rientra nella A-List di Forbes per il secondo anno consecutivo.
Nei primi anni novanta la concorrenza di Nike e Reebok aveva posto la tedesca Adidas in difficoltà persino nel suo mercato di origine, ma a partire da allora Adidas ha guadagnato stabilmente quote di mercato, specialmente negli Stati Uniti.
Le vendite worldwide sono salite del 5%, sino a raggiungere i 5,5 miliardi di dollari, lo scorso anno e il risultato netto è stato di 188 milioni di dollari, con un aumento del 15%.
Herbert Hainer che ha preso la guida di Adidas-Salomon nel 2000, succedendo a Robert Louis-Dreyfus che lo ha nominato, ha un debole per il marketing aggressivo ma economico. Nel 2001 ha ridotto il budget dal 14% al 12% delle vendite, focalizzando gli sforzi dell'azienda su atleti chiave e selezionatissime sponsorizzazioni. L'investimento del 10% in azioni del Bayern Monaco, oltre ad un potenziale puramente finanziario, ha dato ad Adidas più voce in capitolo nel marketing del club e maggiore visibilità nel mondo del calcio. Le vendite in Europa, il mercato principale per Adidas, sono cresciute l'anno scorso del 7%, a 2,7 miliardi di dollari .
Per i mondiali di calcio in Giappone, Adidas ha pianificato un investimento di 88 milioni di dollari (sponsor di 10 squadre e dei palloni), e il business in Asia, dove i tassi di crescita stanno crescendo maggiormente, potrebbe ulteriormente svilupparsi.
Naturalmente il mercato dove Adidas-Salomon resta più debole sono gli Stati Uniti. Con una quota dell'11% eguaglia Reebok ma resta anni luce dal 43% di Nike. Hainer ha pensato di riposizionare il prodotto nella fascia alta del mercato e negli specialty stores sportivi. Il calo del 5% delle vendite nel 2001 non spaventa ed è in linea con questa decisione. Nei progetti del Presidente c'è un aumento a due cifre delle vendite Usa, anche grazie al lancio della scarpa da basket Kobe, indossata da Kobe Bryant, star dei Los Angeles Lakers. Inoltre Salomon ha deciso di penetrare due nuovi mercati: quest'anno nello skateboarding, nel 2003 nel surfing. In breve Hainer conta nel 2004 di avere il 20% dell'intero mercato statunitendse dello sport attivo.
Gli analisti sono cauti (prevedono una crescita di solo 3 punti percentuali nel 2002, contro il 5-10% auspicato da Hainer a seguito dei mondiali) e gli investitori stanno a guardare.