Parte questa mattina, dopo il press day di ieri, Basel 2002, la principale rassegna internazionale dedicata a orologi e gioielli, che occupa cinque padiglioni della fiera della città elvetica. In scena 2.195 espositori, che presenteranno le loro novità su una superficie espositiva di 95 mila metri quadrati.
I dati più recenti relativi al settore sono stati diffusi dalla Fédération de l'industrie horlogère suisse e hanno evidenziato che a febbraio si è registrato un nuovo declino nelle esportazioni di orologi, che sono scese del 13,3% a 785 milioni di franchi svizzeri rispetto a febbraio '01 (quando invece si era registrato un eccezionale +20,5% rispetto al 2000). Nei primi due mesi '02, invece, l'export è diminuito del 9,2% a 1,519 miliardi di franchi.
Nonostante la flessione del 7,1% a 228 milioni di franchi nel bimestre gennaio-febbraio, Hong Kong rimane al primo posto tra i mercati di sbocco, davanti agli Stati Uniti (210,4 milioni di franchi,-15,8%), Giappone (151,2 milioni, -16,9%), Italia (122 milioni, -5,5%) e Germania (109,1 milioni, -4,6%).
Solo tre mercati su 12 hanno mostrato un trend in controtendenza: la Gran Bretagna, salita del 9,3% a 70,3 milioni di franchi svizzeri, gli Emirati Arabi, che hanno realizzato un ragguardevole +237% a 44,3 milioni di franchi, e l'Arabia Saudita (+14% a 27,6 milioni di franchi).