E' nata la Scuola Internazionale di Moda e Formazione Calzaturiera di Aversa. La scuola nasce dagli sforzi di alcuni industriali del comparto calzaturiero del distretto n.5 della Regione Campania che hanno intrapreso un'azione a tutto campo per il rilancio del mestiere in chiave innovativa e la valorizzazione dell'immagine del settore. L'iniziativa ha anche un'importante ricaduta professionale, infatti li operatori prevedono di formare più di duecento giovani entro il 2002 da assorbire poi nelle aziende locali.
Le figure professionali, fortemente richieste dalle aziende che saranno formate dalla scuola sono: Modellista-stilista di calzature, Tecnico della forma con competenze Cad, Tagliatore, orlatore, montatore e finitore, Direttore di produzione.
Si aprono nuovi e stimolanti scenari per giovani interessati al mondo del Made in Italy. Secondo un'indagine ISFOL commissionata dall'ANCI, corroborata da una recente indagine sul territorio del distretto calzaturiero n. 5 della Regione Campania, condotta dall'area progetti e studi della Scuola Internazionale di Moda e Formazione Calzaturiera di Aversa, le aziende del distretto in esame avvertono quasi un'emergenza di figure specializzate. I giovani sono attratti dal lavoro manuale solo se ha una forte componente tecnica, ma diviene necessario e prioritario che la scarpa debba essere progettata e realizzata bene, poiché è l'unico articolo di abbigliamento che può far male a chi la indossa.
Dopo aver ricevuto l'accreditamento dalla Regione Campania la Scuola ha concluso accordi di partnership con la Facoltà di Ingegneria dell'Università Federico II, e con i più accreditati professionisti della formazione professionale nel settore calzaturiero a livello nazionale, che hanno contribuito alla crescita delle più importanti aziende nazionali e internazionali.
La Scuola ha poi ricevuto manifestazioni di interesse per i corsi da Enti pubblici e Organizzazioni sindacali, Associazioni di categoria provinciali e questo è un chiaro segnale del disegno strategico a medio-lungo periodo.
Le dichiarazioni:
�Le piccole imprese-dichiara il presidente della Scuola Raffaele Bosco- sono troppo occupate a copiare e poco propense a investire. Mentre si copia, ci si ruba anche i tecnici a vicenda, tanto mancano molte figure super specializzate. Allora la sfida vera è quella di creare tecnici sempre più preparati. Una sfida che le imprese dovranno rassegnarsi a mettere in pratica rinunciando al "copia e fuggi".�
�La Scuola Internazionale di Moda e Formazione di Aversa- dichiara Pasquale Pisano, Presidente della Sezione Calzaturieri dell'Unione Industriali di Caserta e Vice Presidente nazionale del gruppo giovani dell'ANCI (Associazione Nazionale Calzaturieri)- può rappresentare un passo decisivo e importante verso la crescita del nostro distretto industriale. Con essa, si potranno determinare condizioni di autonomia e leadership anche nei confronti delle principali aziende del sistema moda a livello nazionale ed una ricaduta occupazionale di tipo �specializzato� per il nostro territorio.�
Il settore calzaturiero nel suo complesso, è in piena ripresa, nei primi mesi dell'anno, secondo i dati Istat elaborati da ANCI, ha fatto registrare un incremento delle esportazioni che sono cresciute in valore del 22,7%, con un saldo attivo di oltre 4.200 miliardi di lire. Allo stesso tempo la dinamica delle importazioni, particolarmente vivace negli ultimi periodi, pur rimanendo positiva ha registrato una frenata. L'incremento in quantità è stato del 3,9%, mentre quello in valore del 23,7%.
I distretti industriali stanno assumendo, sempre più un ruolo chiave nell'economia del settore calzaturiero.
I distretti calzaturieri, in Italia, sono ufficialmente divenuti otto dopo il riconoscimento del distretto n. 5 della Regione Campania (Aversa-Grumo Nevano- Trentola Ducenta � Province di Caserta e Napoli).
Le imprese calzaturiere del distretto (intero comparto: calzaturifici, produttori di parti ed accessori, produttori di calzature a mano e su misura) risultanti ufficialmente, sono 836; in provincia di Caserta le unità produttive sono (dall'ultima censimento Confindustria e INPS) 190 di cui 60 artigiane per un totale complessivo di 1.684 addetti. Di questi addetti circa il 70% sono dipendenti di aziende localizzate nel cosiddetto comparto calzaturiero dell'�Agro Aversano� costituito dai seguenti paesi: Aversa, Cesa, Gricignano, Carinaro, Orta di Atella, Teverola, Succivo, S.Arpino, Lusciano, Parete, Trentola, S.Marcellino, Casal di Principe.
Le imprese fino a 20 addetti sono pari a 147, dunque pari a circa il 77% del totale (Confindustria, ANCI). Tali aziende sono tendenzialmente a diffusione locale/nazionale, quasi tutte collegate (come terziste) ad aziende di rilevanza nazionale ed internazionale. Solo il 20% di queste aziende presenta strutture organizzativo-produttive tecnologicamente avanzate. In particolare Trentatrè aziende costituiscono il Consorzio Calzaturiero Unica (Carinaro), sei aderiscono al Patto per lo sviluppo della provincia di Caserta, cinque costituiscono il Consorzio Gramsci (Aversa); venticinque sono le aziende calzaturiere del consorzio IMPRECO (Carinaro-Gricignano).
Quanto all'occupazione del settore, in particolare, dai risultati delle ultime indagini congiunturali di Confindustria, si evidenzia che il 63% degli imprenditori interpellati ha denunciato una sostanziale stabilità della forza lavoro impiegata, il 20% ha dichiarato di aver subito una riduzione, mentre il 17% degli intervistati ha incrementato l'occupazione.
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