Tommy Hilfiger, storico marchio della moda casual statunitense, ha chiuso il quarto trimestre con un utile in calo del 13%, annunciando una revisione al ribasso delle stime sui profitti del 2002. Gli utili netti del gruppo sono infatti scesi nel corso dell'ultimo trimestre del 2001 a 37 milioni di dollari, contro i precedenti 42,7 mln dello stesso periodo dell'esercizio precedente. In calo sono state anche inoltre le vendite, scese a 474,8 milioni di dollari dai precedenti 475,8 mln.
Secondo il gruppo, il calo delle vendite è da attribuire alle grandi catene di centri commerciali che, per far fronte ad un generale indebolimento della domanda da parte dei consumatori nei mesi immediatamente successivi agli attentati terroristici, avrebbero ridotto drasticamente gli ordinativi. Tommy Hilfiger, legato nella distribuzione a prestigiose catene quali Macy's ed i Federated Department Stores, ha però risentito anche della forte concorrenza esercitata sul mercato dell'abbigliamento Usa da piccoli marchi meno prestigiosi e costosi che già da prima della crisi avevano cominciato a erodere il bacino di clientela del marchio, celebre per il suo caratteristico design.