Obiettivo 40 milioni di euro. è questo il traguardo del piano triennale stilato dal management della Romeo Gigli. La maison, che fa capo al gruppo It holding, conta infatti di dare nuovo slancio alla divisione abbigliamento grazie all'accordo siglato con il gruppo Urbis-Tombolini. Punto di partenza sarà il fatturato consolidato attuale, che veleggia intorno ai 25 milioni di euro. «Crediamo molto nello sviluppo del segmento pr�t-à-porter», ha spiegato Giordano Ollari, direttore generale della maison, «ed è proprio per questo motivo che abbiamo deciso di affidare la produzione alla Urbis».
A oggi la piattaforma retail del marchio è strutturata su circa 210 negozi multimarca (al 60% in Italia). L'obiettivo è quello di arrivare a 320 punti vendita totali per la prima linea uomo e donna. «A oggi la divisione abbigliamento realizza un fatturato di circa 25 milioni di euro», ha aggiunto il numero uno, «la nostra intenzione è quella di raggiungere, nell'arco di un triennio, un giro d'affari di 40 milioni di euro». Grandi energie saranno investite sul mercato giapponese, dove il marchio opera in tandem con il gruppo Takashimaya e dove realizza circa 28 milioni di euro con due monomarca per la prima linea e una rete di 44 shop in shop dedicati all'etichetta Gigli.
L'accordo con il gruppo Urbis-Tombolini (che ha chiuso il 2001 con vendite per 56,81 mln di euro) è, in realtà, il trampolino di lancio per dare il via allo sdoppiamento della prima linea di pr�t-à-porter. Tra i punti del plan di crescita, oltre al consolidamento delle fragranze ora in carico a Itf (per il secondo semestre del 2002 è atteso il debutto di una prima fragranza femminile), c'è lo sviluppo degli accessori.
sintesi dell'articolo di Giampietro Baudo a cura di Pambianconews