''Lavorerò'' fino a quando avrò qualcosa da dire…a meno che…Hdp non venda il marchio Valentino a qualcuno che non approvo…''. Fine della citazione con la quale lo stilista ha voluto far sentire la sua voce, nel bel mezzo della ridda di informazioni sulla possibilità di vendita della Valentino. L'ultima voce che circola riguarda una trattativa che sarebbe in corso con il gruppo francese Frey, che controlla un vasto ventaglio di attività, dagli articoli sportivi al tessile, allo champagne. A spiegare alla stampa il significato della citazione di Valentino Garavani, è stato Giancarlo Giammetti, alla vigilia della sfilata parigina della collezione alta moda primavera estate. Non conferma alcuna trattativa, non fa alcun nome, non si pronuncia apertamente ne' a favore ne' contro eventuali acquirenti, anche se sottolinea: ''vorremmo un acquirente italiano''.
''Non possiamo impedire una vendita, non abbiamo diritto di veto su una cessione. Ma siamo anche liberi di non rinnovare il nostro contratto, che scade nel marzo 2003, se l'acquirente non dovesse avere i requisiti per noi indispensabili''. ''Vorremmo rimanere italiani, e che tutti i soci fossero d'accordo per gestire Valentino in modo seriamente concordato, in armonia tra loro''. Quel che temono, Garavani e Giammetti, è un nuovo padrone che gestisca il settore moda come un qualsiasi oggetto finanziario. Ma c'è un fatto in cui confida Giammetti: ''Hdp, afferma, non può comunque assumersi la responsabilità di farsi dire da tutto il mondo che affida una marca storica a mani incapaci. Non può farlo, non si affida la gestione di un Harry's bar a un McDonald''.