Il fatturato 2001 del Mariella Burani fashion group (Mbfg) salirà a 430 miliardi: «Un aumento del 40% rispetto al 2000», spiega Giovanni Burani, amministratore delegato del gruppo, «e anche per il 2002 ci siamo dati un obiettivo di crescita a due cifre sia nel fatturato sia nella redditività. Il margine operativo lordo (mol) nel 2001 aumenterà del 60% rispetto al 2000: tra 38 e 40 miliardi la previsione 2001». Risultato: il dividendo 2001 sarà superiore a quello del 2000 (era 70 lire per azione).
Le nuove analisi di Pambianco piazzano il Mbfg al primo posto per incremento di fatturato nei primi nove mesi del 2001 tra le società quotate della moda.
A fine anno la famiglia Burani ha acquistato a Cavriago uno stabilimento dove lavorano 265 dei circa 800 dipendenti del gruppo. «La scelta sulla rete di vendita è la gestione diretta in Italia, abbinata al franchising all'estero: La prossima apertura sarà in New Bond Street a Londra», precisa Giovanni Burani, «poi con altri marchi del gruppo abbiamo in programma a gennaio aperture in Giappone (Baldinini e Braccialini), che per la pelletteria di lusso rimane una buona area».
Con la creazione di Antichi Pellettieri il gruppo Burani è cresciuto nel segmento leather goods: «Il peso sul fatturato è destinato a salire dal 32% di quest'anno al 35% del 2002, anche se l'abbigliamento è e rimarrà il nostro core business». L'export vale il 58% del fatturato del Mbfg: «Europa e Italia fanno il 70% del fatturato e il peso del mercato americano è limitato al 5%. Anche l'accordo con lo stilista Stephen Fairchild è nato in un'ottica di sviluppo sul mercato europeo prima ancora che come biglietto da visita per l'America».
sintesi dell'articolo di Stefano Catellani a cura di Pambianconews