Giorgio Armani non ne può più del mondo della moda: è disgustato dal consumismo imperante e gli piacerebbe dedicarsi al cinema. Il grande stilista italiano ha affidato il suo sfogo ad un giornalista del domenicale britannico 'Sunday Telegraph' incontrato recentemente a Roma in occasione della presentazione al teatro Adriano di Roma del documentario 'Il mio viaggio in Italia', diretto da Martin Scorsese e prodotto dallo stesso Armani.
''Tutti si sono ormai arresi al consumismo rampante e disperato. La moda va in una direzione pericolosa e non certo in quella che io vorrei'', ha detto lo stilista nell'intervista pubblicata ieri dal giornale. ''Questo disperato consumismo è in qualche modo anche antidemocratico. La moda dovrebbe essere per tutti, non solo per quei pochi che possono permettersi le cose più costose'', osserva Armani.
Lo spunto per queste riflessioni – che 'Sunday Telegraph' definisce straordinarie in un uomo il cui impero si fonda interamente sulla vendita di merci di lusso – è stato dato dal documentario di Scorsese che è un omaggio al cinema italiano, in particolare a quello neorealista. Nell'intervista poi Armani parla del suo amore per il cinema e di quello che ha significato per la sua generazione.