Lotto vuole proseguire nello sviluppo delle strategie di crescita attraverso nuove iniziative. La società trevigiana, specializzata in calzature e abbigliamento sportivo, accelera nei programmi di crescita e dribbla le nubi di crisi che sembrano addensarsi sul settore dello sportswear. E l'andamento dell'esercizio chiuso il 31 dicembre scorso ha fatto registrare incrementi nelle vendite.
«In particolare, rispetto al 2000, l'area calcio, tra abbigliamento e calzature, ha toccato un incremento nelle vendite pari al 20%, risultato di un ulteriore sviluppo della collezione», illustra Andrea Tomat, presidente dell'azienda di Montebelluna, «oltre a una complessiva razionalizzazione delle risorse. Mentre i settori relativi al tennis e all'abbigliamento per bambini hanno entrambi registrato un aumento, quasi analogo, attorno al 15%. Ma anche lo sviluppo del leisure (+10%) ha confermato le nostre aspettative».
Nel 2001, il fatturato di Lotto ha registrato un aumento complessivo attorno al 17%. In Italia, infatti, rispetto al 2000, le vendite dirette sono passate da 60 a 70 milioni di euro, all'estero da 50 a 65 milioni e i ricavi dei licenziatari da 65 a 80 milioni. «L'aver raggiunto quota 2l5 milioni di euro, per noi è motivo di soddisfazione», continua il presidente. I risultati dell'esercizio da poco concluso sono incoraggianti. Presentano, infatti, un utile ante imposte pari all'8%, un miglioramento degli indici di rotazione di efficienza e dei processi logistici dell'azienda. «Il nostro nuovo obiettivo è quello di superare un fatturato di 300 milioni di euro entro il 2005».
In Italia, mercato che rappresenta circa il 30% del valore complessivo delle vendite, Lotto pensa di avere ulteriori importanti margini di crescita contendendo ai colossi Adidas e Nike una buona fetta nel settore delle scarpe da calcio. Ma anche in Francia, Spagna e Germania prevedono tassi di espansione significativi.
«Guardiamo cm grande attenzione verso l'estremo oriente», conclude il presidente. «Infatti, dopo avere avviato da circa un anno un contratto di licenza con una società di Hong Kong e istituito un ufficio di rappresentanza a Canton, entro un mese saremo presenti anche a Shanghai. Ma anche sul mercato giapponese abbiamo una discreta presenza. Questa è un'area sulla quale possiamo contare grazie a una presenza diffusa, in grado di concretizzarsi in sostanziosi aumenti di valore.
sintesi dell'articolo di Mario Lenna a cura di Pambianconews