Benetton non teme la crisi dell'economia giapponese e continua a investire massicciamente nella terra del Sol levante, dove saranno aperti tre nuovi megastore nel giro di un anno. Ad annunciarlo è Luciano Benetton, presidente del gruppo omonimo, durante una conferenza stampa nel punto vendita di Omotesando, il quartiere di Tokyo mecca delle firme più prestigiose della moda.
«A livello mondiale nei primi nove mesi dell'anno in corso abbiamo registrato un incremento dell'8% del fatturato nel settore abbigliamento e un +5% nel fatturato consolidato», ha detto Benetton; «riguardo al Giappone stanno emergendo interessanti prospettive nonostante la crisi sia a livello di paese sia a livello mondiale. Non ci era mai successo di annunciare contemporaneamente l'apertura di tre nuovi megastore. Questa è la prova che il Giappone si sta trasformando in un paese normale, senza le barriere del passato».
In base ai dati comunicati da Fabrizio De Nardis, presidente di Benetton Japan, il fatturato 2000 in Giappone è stato pari a 33 miliardi di yen (circa 580 miliardi di lire) e per il 2001, un anno di recessione per il Giappone, si prevedono vendite allo stesso livello. I nuovi megastore, per i quali è stato stimato un investimento complessivo di circa 3 miliardi di yen (circa 52 miliardi di lire), saranno aperti uno a Kyoto e due a Osaka e si aggiungeranno agli altri tre di Tokyo, Kobe e Hiroshima. «Attualmente abbiamo circa 100 megastore in tutto il mondo e l'obiettivo è quello di arrivare a 300 entro il 2004», ha annunciato Benetton.
«Fino a poco tempo fa, in Giappone sarebbe stato un sogno pensare di arrivare a dieci megastore. Ora, invece, è un obiettivo raggiungibile, al punto che non escludo di poter arrivare addirittura a quota 20. Negli ultimi tre anni abbiamo investito in tutto il mondo 500 milioni di dollari (circa 1.088 miliardi di lire) nel potenziamento del gruppo e faremo altrettanto nei prossimi tre anni».