Vivienne Westwood, definita dall’autore della Bibbia della moda John Fairchild uno dei sei stilisti più importanti del mondo, punta sull’Italia e sullo sviluppo del business a livello internazionale. Nel cuore di Milano, in Corso Venezia ha comprato un antico palazzetto che una volta ristrutturato, in primavera diventerà il quartier generale italiano della maison inglese. E sempre a Milano, ma anche a Parigi e a Los Angeles e Seul, sono previste le aperture di negozi monomarca che si aggiungeranno ai sei già esistenti e di proprietà della Vivienne Westwood Ltd.
Il fatturato del duemila ha raggiunto novanta miliardi (46,48 milioni di euro), e con i nuovi progetti prevedono di crescere ancora, di arrivare a 200 miliardi (13,29 milioni di euro). L’America rappresenta il 10% del fatturato.
Sono tanti i nuovi obiettivi dell’azienda britannica, da quello di potenziare la rete di distribuzione del pret à porter e degli accessori, penetrando nuovi mercati, come quello dell’Europa dell’est e consolidando far east e nord America che già adesso produce il 10 % del fatturato totale. Vanno molto bene i mercati della Corea, del Far East e di Hong Kong.
Ci sono poi le aperture di nuovi negozi e punti vendita, e il potenziamento del business dell’accessorio, come profumi e occhiali. Tra l’altro per il prossimo futuro c’è anche l’intenzione di cominciare a concedere licenze per l’apertura di negozi in franchising. La ricerca di tessuti e materiali che da sempre contraddistinguono gli abiti inglesi avviene tra Inghilterra e Italia, ed è curata personalmente dall’instancabile stilista.
La produzione delle collezioni griffate Westwoood avviene interamente in Italia tutta su licenza.
Il mercato giapponese è estremamente importante per la maison inglese.
Se la produzione è affidata ad altri, per quanto riguarda la distribuzione Westwood, dai suoi show rooms di Milano, Parigi e Londra controlla tutto con meticolosa attenzione. Il marchio è presente in più di 500 negozi in trenta paesi del mondo, la collezione donna sfila a Parigi, l’uomo a Milano.
sintesi dell'articolo di Renata Fontanelli a cura di Pambianconews