Burberry, brand inglese controllato dalla holding Gus (quotata alla borsa di Londra) è tornato alla ribalta nel fashion business con l'inconfondibile check, ha chiuso infatti il primo semestre dell'esercizio '01-02 con un volume d'affari di 236 milioni di sterline (circa 734 miliardi di lire), mettendo a segno un incremento del 27,6% rispetto ai 185 milioni di sterline dello stesso periodo dell'esercizio precedente.
Una forte ascesa è stata registrata inoltre dall'utile operativo, che è balzato del 58,3% lievitando da 26,6 a 42,1 milioni di sterline (circa 131 miliardi di lire) grazie a un incremento dei volumi di vendita e a maggiori royalty provenienti dal Giappone. Nel semestre il volume d'affari realizzato con la catena retail di proprietà ha registrato un progresso del 10% spinta soprattutto da un crescita degli accessori del 41%.
Gli ultimi step nell'espansione degli store monomarca griffati Burberry hanno visto aprire i battenti a D�sseldorf, Westchester (New York) e Beverly Hills (California), facendo aumentare così a 60 il numero dei punti vendita della rete controllata direttamente. E l'obiettivo è quello di aumentarla ulteriormente con spazi già assicurati a Soho e a Barcellona. La società ha appena nominato Tom O'Neill (proveniente da Lvmh) alla carica di presidente che risponderà direttamente all'artefice del rilancio del marchio inglese Rose Marie Bravo.
sintesi dell'articolo di Ferruccio Podda a cura di Pambianconews