Dior scommette sull'Italia. Primo punto da sviluppare sarà la rete distributiva, attualmente strutturata su un monomarca a Milano e su un pool di circa 20 multimarca. L'obiettivo del management italiano è infatti quello di arrivare, entro la prima metà del 2003, ad avere sette boutique italiane. Secondo quanto risulta a MFF, la filiale italiana della griffe punta infatti a totalizzare, attraverso le boutique dirette, vendite per 30 miliardi di lire.
Nell'arco del 2002 la struttura distributiva verrà ampliata con altri tre monomarca italiani. «A gennaio inaugureremo la boutique Dior homme di Milano, in Montenapoleone 14», ha detto Agostino Ropolo, amministratore delegato della Christian Dior Italia srl, «e sarà la prima completamente progettata secondo il concept store elaborato da Hedi Slimane. Ma nel primo trimestre del prossimo anno sarà aperto anche il monomarca di Roma». Tappe successive saranno Firenze, Verona e Bologna.
L'idea del management è infatti quella di privilegiare, progressivamente, la distribuzione attraverso i monomarca. Infatti si sta valutando anche l'apertura di tre shop stagionali, a Portofino, Capri e Porto Cervo, da dedicare solo ad accessori e lingerie.
Insieme alla definizione della piattaforma distributiva verrà portata avanti anche la creazione della struttura operativa italiana. «Al momento non abbiamo intenzione di creare uno show-room a Milano», ha concluso Ropolo, «creeremo invece un ufficio indipendente, al secondo piano del palazzo di via Montenapoleone 14 (sopra il negozio Dior uomo). I servizi di back office (dalla direzione amministrativa passando per finanza e logistica) saranno invece forniti dalla Lvmh fashion group Italia».
sintesi dell'articolo di
Giampietro Baudo a cura di Pambianconews