Fibranova, il Gruppo italiano che si sta facendo promotore della reintroduzione nazionale della canapa sativa per uso tessile e industriale, stima un mercato potenziale, solo per il nostro Paese, di oltre 330 miliardi di lire per i prossimi 5 anni.
Secondo Fibranova, che ha condotto una sperimentazione di 3 anni, in Italia esistono tutte le risorse e competenze necessarie per riprendere a coltivare la canapa. Da questa pianta si possono ottenere numerosi prodotti: da quelli alimentari (pane e olio), ai carburanti ecologici, alle fibre tessili, fino alla componentistica per auto e al mangime per animali.
Da un ettaro coltivato si possono ottenere fino a 80 tonnellate di canapa. Il mercato potenziale della sola fibra lunga, quella che viene sfruttata per uso tessile si aggira intorno ai 100 miliardi di lire, quella utilizzata per produrre carta ha un mercato stimato di circa 45 miliardi. Nell'edilizia, dove la canapa si rivela un ottimo isolante e materiale antisismico, il mercato potenziale è di 30 miliardi.
Seguono il mercato della canapa per cellulosa, quello dei pannelli fibrosi e dei tessuti industriali ecc. Fibranova fa sapere inoltre che non mancano gli incentivi economici : per ogni ettaro di terreno coltivato a canapa l'Ue da' infatti un contributo che va dalle 500 alle 600 mila lire, ai quali va aggiunto un altro 30% dei costi totali ogni tonnellata di canapa trasformata in fibra tessile.