“Crediamo nel made in Italy e abbiamo concentrato in questo Paese la produzione dei giovani talenti da poco entrati nella nostra scuderia.” Dopo il debutto di Stella McCartney sulle passerelle parigine, ieri mattina Domenico De Sole, presidente e amministratore delegato di Gucci, squarcia il velo sulle strategie elaborate per i marchi rilevati tra dicembre 2000 e luglio 2001: oltre a Stella McCartney, si tratta di Alexander McQueen e Balenciaga, collezione disegnata da Nicolas Ghesquière. E ai quali va aggiunto Bottega Veneta, ora affidato al direttore creativo Thomas Maier e focalizzato nella pelle artigianale di altissima gamma.
Nonostante la crisi non ci saranno tagli di investimenti. Il gruppo ha a disposizione 2 miliardi di euro per acquisizioni.
Per quanto riguarda i mercati, il gruppo Gucci va fortissimo in Giappone e tiene bene anche in Europa e Asia.
Il business macina profitti enormi: nel secondo trimestre 2001, prima degli ammortamenti per avviamento, l'utile operativo del marchio Gucci è stato del 33,3 %.
sintesi dell'articolo di Paola Bottelli a cura di Pambianconews