Per il 2002 Mandarina Duck, noto marchio di pelletteria bolognese, si è dotata, di un direttore artistico, ex direttore artistico della Nike Europa abbigliamento. Si tratta di George Gottl, che sostituisce quello che prima era più semplicemente il direttore di prodotto.
Ma a tirare le fila del gruppo è Paolo Trento, presidente e azionista di maggioranza, che ha portato il marchio agli ottimi risultati di oggi.
Se la pelletteria occupa il 90% della produzione, l’abbigliamento, impostato sullo sportswear urbano, dà segni di volersi ingrandire e l’ingresso di George Gottl, con un passato nell’abbigliamento, non è un caso.
Obiettivo: arrivare ad una trentina di miliardi di fatturato da qui a tre anni. Con la primavera-estate 2002 parte la prima collezione di abbigliamento. A fianco ai tessuti più tecno ce ne saranno altri più naturali. A seguire lo stesso trend sarà anche una nuova linea di pelletteria e a breve ci saranno anche le scarpe. Certo a promuovere i progetti di espansione del gruppo Finduck, la holding a cui fa capo Mandarina Duck e Lamarthe, è la crescita del fatturato che dopo aver segnato un +40% nel primo semestre di quest’anno, chiuderà il 2001 a 200 miliardi (+25%), con utili che ammontano a 13 miliardi di lire. Un fatturato realizzato al 40% sul mercato italiano e al 60% nei mercati esteri, di cui l’Europa occupa il 55%.