Del tessile, della moda, del polo del lusso i soci dell'Hdp sono davvero saturi.
A seguito del compito affidato a Mediobanca e Rotschild di trovare un acquirente per la quota di controllo dell'azienda tessile di Biella, il titolo Hdp ha subito un'impennata, arrivando a segnare un +5% rispetto ai prezzi della vigilia e chiudendo con un rispettoso +2,4%.
Quattro anni sono passati dall'ultimo bilancio in attivo di Fila e negli ultimi tre ha registrato perdite pari a 500 miliardi.
Presto, l'Hdp dovrà nuovamente spendere altri 300 miliardi per garantire alla Fila la ricapitalizzazione, diversamente risulterebbe invendibile.
Non meno facile sarà l'impresa per la vendita della Valentino, anche se quest'ultima gode di forte appeal sui mercati internazionali.
Infine ci saranno da piazzare le ultime brands rimaste: Sazhà, Facis e Joseph Abboud.
Archiviata la stagione delle cessioni, si procederà alla fusione fra Hdp e la sua controllata di maggior valore, la Rcs che, a quel punto, sarà automaticamente quotata in borsa. A chiudere la vicenda sarà la volta del rinnovo dei vertici: il cda di Hdp è in scadenza nella primavera del 2001.