Coach, produttore americano di borse, è un’azienda nata nel 1941 a New York, quotata a Wall Street dove ha fatto scintille, guadagnando in soli sette mesi oltre il 120%.
Diversi analisti hanno rivisto al rialzo le aspettative sul titolo Coach, dopo che l’azienda ha comunicato profitti in crescita del 136% nel primo trimestre, rispetto allo stesso periodo del 2000.
Reed Krakoff, designer di Coach, è stato premiato il 14 giugno come designer dell’anno per gli accessori dal Council of Fashion Designers of America (lo stesso che ha premiato Tom Ford come stilista dell’anno). E’ grazie a lui che le borse Coach hanno aggiunto alla qualità un nuovo stile, più leggero e moderno con nuovi tessuti e nuovi colori.
Il salto di qualità fatto da Coach è servito sia ad incrementare le vendite (che dovrebbero attestarsi quest’anno intorno ai 600 milioni di dollari) che a migliorare i margini. Un utilizzo più limitato della pelle, a favore di altri materiali meno cari, ha consentito una riduzione dei costi di produzione aiutando l’azienda a migliorare il proprio margine lordo dal 10% al 64%.
Al di là del nuovo stile, Coach, che fino a due mesi fa era controllata dal colosso Sara Lee, ha cambiato modello di distribuzione e di produzione. L’ottobre scorso ha chiuso il suo ultimo stabilimento negli Stati Uniti spostando la produzione quasi interamente oltre confine e cedendola a terzi. Coach possiede oltre 170 negozi in Usa, dove vende anche attraverso grandi magazzini, boutiques, catalogo e internet. L’azienda, già presente in 18 Paesi, pensa di aggiungere 20 nuovi negozi all’anno per i prossimi tre anni in Usa. Prossimo obiettivo è anche il Giappone dove, grazie ad una joint venture con la società di distribuzione Sumitomo, si prevede l’apertura di 30 nuovi negozi l’anno per i prossimi tre anni.