Sicuramente eleganti e di moda. Belle, ma non sempre. Comode e robuste? Insomma. E care. Questo il risultato di una ricerca condotta da Astra-Demoscopea per conto dell'Associazione nazionale calzaturifici italiani su un campione di 2110 interviste online rappresentative dei gusti del popolo di Internet di cinque nazionalità europee (Germania, Francia, Inghilterra, Svizzera e Spagna).
L'ammirazione per lo stile e le griffe celebri del Made in Italy non sempre si traduce in incassi per i calzaturifici italiani: spesso ci si rivolge a prodotti diversi in cerca di prezzi economici, confort e durata. Un intervistato su due non conosce il prodotto italiano, uno su quattro possiede almeno un paio di scarpe italiane e solo il 15% prevede di comprarne un paio entro l'anno.
Solo il 7,6% indica il prodotto italiano come il migliore del mondo. Il 57,1% le considera 'eleganti', il 47,4% 'di moda' e il 41,2% 'di lusso'. Uno su tre le considera comode ma la stessa proporzione le ritiene troppo costose. Solo per un intervistato su quattro le scarpe italiane sono 'comode'. Il 13,8% le considera morbide e solo l'11,9% le considera robuste e resistenti.
I principali competitors per il prodotto italiano? Proprio i cinque Paesi considerati per la ricerca oltre che i Paesi dell'Estremo Oriente (28,6%) e gli Stati Uniti (25,3).
La popolarità del prodotto italiano è maggiore presso i tedeschi (il 70% le conosce) e minore negli inglesi (27%). I tedeschi e gli svizzeri sono i più fedeli compratori contrariamente a inglesi e spagnoli che sono di misura sotto la media (28%) degli acquisti nell'ultimo triennio.
L'immagine che esce dalla ricerca non è certo entusiasmante per l'industria calzaturiera che, se il popolo degli Internauti è rappresentativo del gusto europeo, dovrà impegnarsi al meglio per fronteggiare questo calo nell'immaginario e nei consumi del pubblico.