La Safil di Cerreto Castello ha costruito un maxi-impianto tessile vicino a Plovdiv in Bulgaria. La scelta è motivata principalmente dal basso costo della manodopera come conferma Cesare Savio, amministratore delegato dell’azienda. L’operazione ha avuto un costo di 20 miliardi.
Entro la fine del prossimo anno la produzione sarà realizzata per 1/3 in Italia e per 2/3 in Bulgaria. La formazione degli addetti è stata fatta nello stabilimento biellese per un periodo di 4/6 mesi.
L’anno scorso la Safil ha vissuto un momento nero: il fatturato è diminuito del 25% a 43 miliardi, a causa della difficile congiuntura ma anche dell’avvio dello spostamento dei macchinari in Bulgaria. Al momento la situazione è però favorevole e si prevede il superamento di 62 miliardi di ricavi.