Domani 14 giugno si terrà a Milano l’assemblea annuale dell’Unione Nazionale Industria Conciaria, che rappresenta un settore che fattura 12.200 miliardi l’anno, di cui 7.400 vengono esportati (60% del prodotto).
Presidente Unic è il veneto Giuseppe Walter Peretti (Peretti Group — Trissino VI oltre 250 miliardi di fatturato annuo e 400 dipendenti). Lo affiancano i vice presidenti: Mario Di Stefano (Nobel- S. Croce s/Amo PI), Rino Mastrotto (Rino Mastrotto Group- Trissino VI), Lorenzo Mosconi (Gaiera Giovanni- Robecchetto c/lnduno Ml), Gianni Russo (Russo di Casandrino — Casandrino NA).
La congiuntura del settore nei primi 5 mesi viene sintetizzata nella nota allegata.
All’assemblea parteciperà Stefano Parisi, direttore generale di Confindustria e altri illustri ospiti tra cui Michele Guidi (Gucci Logistica spa), Giorgio Cannara (presidente AIMPES), Marco Nardi (Bianchi & Nardi spa).
NOTA CONGIUNTURALE UNIC
Bovino
La produzione generale a maggio si è mantenuta sostanzialmente stabile in linea, con il primo trimestre 2001. Il confronto con l’anno passato mostra quindi un aumento medio intorno al 10-15%.
A livello specifico, qualche isolato segno di rallentamento da chi lavora per arredamento e (meno) calzatura, mentre è in leggero aumento la pelletteria dopo LINEAPELLE.
In calo o stabile nella migliore delle ipotesi la domanda da parte dei clienti, con la pelletteria leggermente meglio della calzatura, dell’arredamento e della carrozzeria. Nessuna tendenziale differenza di rilievo tra regioni conciarie.
Risultano sostanzialmente stabili anche i prezzi del finito: qualche aumento registrato solamente in Veneto (calzatura, arredamento/carrozzeria). L’aumento medio del listino negli ultimi 6 mesi oscilla attorno al 15-20%.
Vitellino
A fronte di una produzione rimasta sostanzialmente stabile rispetto ai primi mesi di quest’anno, si avvertono segnali di raffreddamento della domanda, soprattutto calzaturiera.
Andamento opposto per i prezzi di listino, anche se a tassi di crescita non molto significativi rispetto a qualche settimana fa: nell’ultimo semestre, gli aumenti sono stati mediamente del 30%.
Ovicaprino
Nessuna variazione di rilievo registrata nella produzione e nella domanda in confronto ai livelli di marzo-aprile, mentre per i prezzi vale quanto detto per il vitellino (qualche conciatore ha continuato ad aggiustare lievemente il listino verso l’alto, ma non in maniera particolarmente sostanziosa).
La crescita media dei prezzi da fine 2000 è quantificabile attorno al 20%.