Furla, un marchio che si offre al suo pubblico come un lusso divulgativo, con un'immagine tra il luxury brand e le marche si propone di innalzare il posizionamento qualitativo della sua immagine, attraverso negozi più raffinati con uno stile che sappia evidenziare in modo più incisivo il rapporto immagine- qualità- prezzo.
A riguardo, a giugno aprirà il un nuovo negozio in via Condotti a Roma, seguito da quelli londinesi in Old Bond Street e in Sloane Square.
L'amministratore delegato, Giovanna Furlanetto spiega che l'azienda punta all'internazionalizzazione del marchio, sono previsti, infatti, programmi di crescita nel sud est asiatico (che occupa il 18% del fatturato) attraverso la recente apertura della filiale di Hong Kong a cui farà seguito una in Cina. A rafforzare il mercato inglese, invece, che rappresenta il 4% del fatturato, è stata costituita la filiale Furla UK. Ambiziosi anche i progetti per il mercato americano (18% del fatturato) per il quale si prevede un raddoppio dei volumi di vendita grazie ad un progetto di aperture monomarca che partirà a settembre.
Attualmente il gruppo conta 120 negozi (di cui 12 di proprietà) e ha sviluppato un fatturato per l'anno 2000 di 140 miliardi di lire rispetto ai 112 del '99, ma con l'obiettivo di raggiungere i 172 nel 2001. Proporzionalmente alla crescita dei mercati esteri, l'Italia che oggi fa realizzare il 50% del fatturato, è destinata a calare con l'obiettivo, entro il 2002, di equilibrarsi sul 40% rispetto al 60% di export.