La società di Limena (Padova) attiva nel settore dell'occhialeria, che fa capo alla It holding, aprirà una filiale americana. Nel piano di espansione della Allison ci sono anche una licenza con una brand a stelle e strisce e nuove sedi in Canada, in America latina e nel Far East.
La tattica si muove a due livelli. Da una parte un potenziamento controllato della rete distributiva, mirato sia al mercato europeo sia al resto del mondo e, dall'altra, uno sviluppo del portafoglio, che attualmente conta la produzione e distribuzione delle linee Exté, Romeo Gigli, Try ultralight, No limits e Body glove e che tra breve ospiterà il debutto delle nuove collezioni Husky eyes, Zero rh + e Malo.
Secondo le previsioni, nel 2001 ci dovrebbe essere un sostanziale raddoppio del fatturato consolidato siglato Allison, che ha archiviato il 2000 con un giro d'affari di 54 miliardi di lire e stima di raggiungere quota 100 miliardi nell'anno in corso.
Dal punto di vista geografico, oggi l'Italia rappresenta il primo mercato (30% del fatturato), seguito dall'Europa (20%) e dalla maxiarea resto del mondo, composta da Stati Uniti, Estremo oriente (Giappone, Corea, Taiwan e Singapore) ed Europa dell'Est.
Una delle tappe importanti del progetto di espansione in tutto il mondo è l'apertura di Allison eyewear corporation. Nel 2001 gli Stati Uniti contribuiranno con 3-4 milioni di dollari (6,5-8,7 miliardi di lire), ma si prevede che il salto di qualità si avrà non prima del 2003-2004. In quattro anni gli Usa arriveranno a pesare per il 50% del volume.
La società sta inoltre valutando di aprire una filiale sudamericana entro il 2001 o all'inizio del 2002, in Brasile, a Rio de Janeiro o a San Paolo.