Lo stilista intende ritornare in possesso del suo marchio, che dal 1998 è entrato a far parte di Hdp. Le vicende deficitarie, che hanno portato le attività moda della holding milanese sull’orlo della dismissione, hanno rappresentato uno schiaffo morale per Valentino Garavani e il suo socio Giancarlo Giammetti, ai quali era stato assicurato il rilancio del brand, prestigioso dal punto di vista dello stile e dell’immagine ma scarsamente ristrutturato sotto il profilo economico- finanziario e gestionale.
E così i due soci hanno fatto i loro conti e hanno pensato di puntare su un buyback delle azioni che possiedono in Hdp, sulle quali hanno investito 35 dei 250 milioni di dollari incassati con la vendita del marchio.
I creatori della maison non sono d’accordo sulla ipotizzata cessione in blocco del gruppo moda Hdp, comprendente anche Gft Net e Fila. Quest'ultima in tre anni ha accumulato perdite per 800 miliardi di lire e all’acquisto della quale è interessata l’azienda torinese BasicNet.
La soluzione migliore per Valentino e Giammetti sarebbe sganciarsi in fretta da via Turati per proporsi autonomamente sul mercato. Sperando che alla porta bussi proprio Gucci Group, che potrebbe tentare di replicare con la Valentino la ristrutturazione in corso su Yves Saint Laurent.