Prosegue ancora senza esiti definitivi la battaglia di Tapestry e Capri Holdings contro la Federal Trade Commission, che intende ostacolare la fusione delle due compagnie annunciata ad agosto 2023 (dal valore di 8,5 miliardi di euro) poiché ritenuta “un’operazione di feroce concorrenza testa a testa nel mercato del lusso accessibile”. Ma c’è una novità che esula dalla causa per l’acquisizione avviata ieri: Tapestry, che controlla Coach, Kate Spade e Stuart Weitzman, sarebbe in procinto di vendere quest’ultimo marchio, l’unico del gruppo specializzato nella produzione di calzature. Il CEO Giorgio Sarnè avrebbe persino già lasciato l’azienda per prendere un nuovo incarico da Montblanc.
Stando a quanto riportato da Wwd la vendita di Stuart Weitzman dimostrerebbe la volontà di Tapestry di raccogliere liquidità prima della fine del processo che la vede opposta a Ftc (che dovrebbe concludersi entro un paio di settimane); senza contare che il marchio, acquisito nel 2015 da Sycamore Partners per 574 milioni di dollari quando ancora si chiamava Coach, stava faticando non poco già nel primo trimestre 2024 (-17%).
Se le voci su Stuart Weitzman venissero confermate, l’imminente fusione di Tapestry con Capri Holdings (a capo di Michael Kors, Versace e Jimmy Choo) – che ricordiamo aver avuto già l’ok da parte di Europa e Uk – riunirebbe quindi cinque marchi la cui somma di fatturati si attesta ad oltre 10 miliardi di dollari e quasi 2 miliardi di utili.
L’Ftc, nel processo avviato ieri, ha presentato delle e-mail che mostrano come l’amministratore delegato di Capri Holdings John Idol e il suo team abbiano monitorato da vicino i prezzi di Coach per rimanere competitivi.
L’avvocato di Tapestry Lawrence Buterman ha ribattuto che il punto di vista della Ftc non riflette la “realtà commerciale del mercato delle borse, dove i clienti sono inondati di scelta in quella fascia di prezzo”. Mentre il commentato il CFO di Tapestry, Scott Roe, durante la difesa ha spiegato che: “L‘acquisizione di Capri Holdings accelera la nostra agenda strategica e rappresenta una significativa opportunità di creazione di valore. È importante sottolineare che questa combinazione è immediatamente accrescitiva su base rettificata e migliora il rendimento totale per gli azionisti di Tapestry. Ciò include più di 200 milioni di dollari in sinergie di costo run-rate previste entro tre anni dalla chiusura dell’affare. Inoltre, i nostri flussi di cassa diversificati, solidi e coerenti ci consentiranno di continuare a investire nella nostra attività e di ripagare rapidamente il debito, in linea con il nostro impegno a mantenere un rating investment grade, restituendo al tempo stesso il capitale agli azionisti, compreso l’aumento del 17% annunciato oggi nel nostro dividendo per azione. Nel complesso, siamo operatori finanziari disciplinati e allocatori di capitale con una spinta incessante a fornire un valore significativo per gli azionisti”.