A Fiera Milano è tutto pronto per dare il via a una nuova stagione delle manifestazioni Mipel, Lineapelle, Micam, Milano Fashion&Jewels,The One Milano e Simac Tanning. Dal 14 fino al 19 settembre i padiglioni dello spazio fieristico a Rho si animeranno grazie alla presenza di 2.090 brand, di cui il 47% esteri e provenienti da 60 Paesi diversi, nel segno di una sempre maggiore internazionalizzazione. Le adesioni sono in netto calo rispetto al 2023, in cui erano 3.500 i marchi espositori.
Anche quest’anno si rinnova la scelta delle manifestazioni di presentarsi in concomitanza, e sotto l’unitario cappello di ‘Legacy of style’ per mostrare più che mai l’unione delle forze di un settore che intende fare sistema per contrastare l’attuale situazione di crisi che ha investito, più o meno criticamente, i vari micro comparti. Come hanno raccontato alcuni dei rappresentati della Fiera a Pambianconews.
Claudia Sequi, Presidente di Assopellettieri e Mipel, che è alla sua 126° edizione con oltre 200 brand, ha spiegato: “È innegabile che ci troviamo in un momento estremamente difficoltoso sia per le aziende che per il settore in generale; come è noto, in questo settore spesso rallentamenti e crescite sono ciclici: il 2023 si è chiuso a 13,5 miliardi di fatturato, di cui 11 miliardi di export, in linea con il 2022, mentre il 2024 ha da subito registrato un -11,8% per l’export e -18% per la produzione industriale. Complice una situazione macroeconomica e geopolitica globale in crisi, con le due principali guerre che hanno indebolito i mercati Russia e Ucraina, storicamente molto importanti per il nostro comparto, e poi il rallentamento della Cina, che favorisce i consumi interni rispetto all’import, ma anche il calo della Germania e i cambiamenti climatici. Tuttavia è importante esserci, le adesioni sono molte e da tanti Paesi stranieri, il che ci fa guardare positivamente a una ripresa generale per i prossimi anni”.
Dello stesso avviso è anche Giovanna Ceolini, Presidente di Assocalzaturifici e di Micam Milano, presente in fiera con ben 920 marchi internazionali, che ha raccontato: “Per il settore della calzatura i primi tre mesi del 2024 hanno evidenziato un calo dell’export a -10,3% in quantità e -9,7% in valore, e un fatturato in flessione del 10,1 per cento. Globalmente il comparto ha registrato una flessione del 15 per cento. Stiamo chiedendo unitamente al Governo di supportare le pmi su più fronti, abbiamo richiesto un’estensione della cassa integrazione, una moratoria sui prestiti effettuati durante il Covid e il saldo e stralcio per il credito di imposta. È fondamentale integrare misure volte ad aiutare le imprese a riposizionarsi per rispondere alle nuove esigenze del mercato. Nel nostro piccolo supportiamo il proseguo di questo settore con una novità, la Micam Academy, una sezione nella quale esperti del Politecnico e di Ars Sutoria illustreranno ai ragazzi come si crea una scarpa dall’inizio alla fine”.
Più positiva in termini di risultati Filomena Sannino, exhibition manager Milano Fashion&Jewels di Fiera Milano, salone di riferimento per l’industria dei bijoux e degli accessori moda che riunirà oltre 650 brand, il 50% dei quali provenienti da 37 Paesi, tra cui Grecia, Spagna, Francia, India, Turchia, Cina, Brasile e, per la prima volta, Mauritius. “Il comparto in questo momento, come sottolineato anche durante la conferenza di Cnmi dei giorni scorsi, è tra gli unici del fashion a non soffrire della crisi, ma anzi a risalire: dopo un 2023 in cui l’export ha registrato un giro d’affari in calo dell’1,6%, a 4,5 miliardi di euro, le previsioni per quest’anno sono di una crescita delle vendite pari al 6%, con un’ulteriore accelerazione del 7% per il triennio 2025-27. Siamo perciò molto positivi”.
Il sentiment per il futuro più prossimo è positivo, in linea generale per i vari comparti protagonisti dell’evento a Fiera Milano. L’outlook 2025/27, preveda una crescita l’intero comparto accessori tra il 3,5% e il 5% con un conseguente tentativo di rilancio su più fronti per ogni micro settore.