Profitti in crescita del 42% per Brunello Cucinelli. Per l’azienda luxury italiana specializzata nel menswear l’utile netto è ammontato a 123,8 milioni di euro nel 2023, contro gli 87,2 milioni totalizzati nel 2022, con un’incidenza sulle vendite pari al 10,9% rispetto al precedente 9,5 per cento.
Sempre sul fronte della redditività, l’ebit è stato pari a 187,4 milioni di euro, in crescita del 39,4% rispetto ai 134,4 milioni del 2022, con una marginalità pari al 16,4% sul 14,6% del 2022. I ricavi, già noti dal preconsuntivo, si sono attestati a quota 1,1 miliardi di euro, in crescita del 23,9% sul 2022 e tali da far definire il fiscal year dall’imprenditore e stilista italiano “particolarmente bello e nobile”.
Confermate anche le previsioni di crescita per il 2024, atteso con un rialzo intorno al 10% e “un sano profitto”, anticipato “dall’ottimo andamento dei primi mesi dell’anno e la significativa raccolta ordini della collezione autunno/inverno 2024”. Inoltre, il gruppo e si aspetta “una crescita sostenibile” anche nel 2025, stimando un incremento di fatturato sempre intorno al 10 per cento.
Nonostante un quadro sostanzialmente positivo per il player, il titolo non è riuscito a far prezzo in apertura di contrattazione e ha poi avviato la seduta con una flessione del 7% per poi risalire attorno al 6,08%, a 109,70 euro. Attualmente perde ancora oltre 4 punti percentuali a Piazza Affari.
A pesare sul titolo, fa notare Il Sole 24 Ore, risultati positivi ma sotto le aspettative di mercato, che avrebbe premiato il titolo con una capitalizzazione di borsa che vale 69 volte l’utile netto e 29 volte il patrimonio netto.
Contestualmente all’approvazione del bilancio, il cda di Brunello Cucinelli proporrà alla prossima assemblea degli azionisti, che si terrà in sede straordinaria il prossimo 23 aprile, un dividendo pari a 0,91 euro per azione e una modifica dello statuto sociale al fine di introdurre la possibilità di nominare più di un vicepresidente del board.