Si chiude con ricavi da 1,1 miliardi di euro il primo semestre di Moncler, terminato il 30 giugno. Un risultato che segna per il player del lusso il superamento, per la prima volta, della soglia del miliardo di euro in metà anno, e una crescita del 24% sui 918,4 milioni di euro totalizzati nella prima metà del 2022, sia a cambi correnti che costanti. Le entrate battono così, anche se di poco, il consensus precedentemente fornito dall’azienda, segnala Reuters, fissato a 1,12 miliardi di euro.
Sul fronte della redditività, il gruppo ha messo a segno un utile netto da 145,4 milioni di euro nel semestre, contro i 211,3 milioni del 2022, che “includeva un beneficio fiscale straordinario di 92,3 milioni di euro per il riallineamento del valore fiscale del marchio Stone Island“, ricorda Moncler. L’ebit nei sei mesi si è attestato a 217,8 milioni (sui 180,2 del 2022), con un’incidenza sui ricavi pari al 19,2% (contro il precedente 19,6 per cento) e superiore, ricorda ancora l’agenzia di stampa Uk, alle attese, che si fermavano a 207 milioni di euro.
Per quanto riguarda i singoli brand, il marchio ammiraglio ha generato ricavi da 935 milioni nel periodo, segnando un +29% su base annua. In particolare, sottolinea la nota, è stata “solida” la crescita a doppia cifra del secondo trimestre (+32% anno su anno a 330,2 milioni di euro), in ulteriore accelerazione rispetto al trimestre precedente. Degna di nota la performance del canale direct-to-consumer, a +45% nel secondo quarter rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente “grazie a una forte crescita a doppia cifra in tutte e tre le regioni”. Guardando alle aree geografiche, nei sei mesi Asia-Pacifico, Emea e Americhe hanno registrato un rialzo rispettivamente del 39%, 29% e 3 per cento. Oltreoceano, l’incremento più tiepido è valso una flessione del 5% nel Q2, dovuta al passaggio “da modello di business wholesale a ibrido, che ha portato il canale wholesale in territorio negativo nella regione nel trimestre”.
Il fatturato semestrale di Stone Island si è attestato a quota 201,6 milioni nel semestre, in crescita del 4% a cambi correnti (5% cFX). In linea con la performance complessiva e con il primo trimestre l’andamento del secondo quarter (+5% cFX), “guidato da Asia ed Emea”. Intanto, nel management del brand entrato a far parte alla fine del 2020 dell’orbita Moncler è entrato Rubert Triefus in qualità di amministratore delegato, ricorda la società. Dal punto di vista delle performance geografiche, in crescita nel semestre di Stone Island l’area asiatica (+21%) e, anche se single digit, l’Emea (+5%), mentre un calo del 25% emerge nelle Americhe, a causa di un secondo trimestre a -31 per cento, anche in questo caso dovuto alle difficoltà del canale wholesale.
In generale, la posizione finanziaria netta del gruppo al 30 giugno 2023 ammonta a 470,7 milioni di euro.
“Per la prima volta nella nostra storia – commenta Remo Ruffini, presidente e amministratore delegato – i ricavi del gruppo hanno superato la soglia di un miliardo di euro nella prima metà dell’anno. Un importante risultato che mi rende orgoglioso e che testimonia il grande lavoro di squadra e l’approccio innovativo, sempre orientato al cliente, che definiscono il nostro gruppo”.
Prosegue il manager, ricordando il percorso di crescita di entrambi i brand e le incognite che permangono su uno sfondo macroeconomico complesso: “In Moncler, la ricerca di un nuovo livello di coinvolgimento dei nostri clienti continua a esprimersi attraverso la valorizzazione di tutte le dimensioni del marchio. In Stone Island, abbiamo appena iniziato il secondo capitolo dell’evoluzione del brand sotto la guida dell’amministratore Delegato recentemente nominato. Consapevoli di un contesto di mercato ancora incerto e complesso, continueremo ad investire nella nostra organizzazione e nelle nostre persone per consentire ai nostri marchi di esprimere il loro pieno potenziale”.
Questa mattina il titolo di Moncler, all’indomani dei risultati, segna un rialzo di oltre quattro punti percentuali a Piazza Affari. Dietro la performance, il plauso degli investitori per il superamento delle attese: Equita, si legge su Reuters, avrebbe alzato il target price a 75,7 euro (+2%), spiegando che “la visibilità sul 2023 è in aumento” e “Moncler rimane tra i best pick nel settore grazie a un forte momentum, ottimo posizionamento e visibilità sulle stime”. E anche Jp Morgan spiega come Moncler abbia “riportato risultati molto solidi confermando, a nostro avviso, il suo status di crescita elevata”.
Sullo sfondo restano la tensione dei titoli europei del lusso (basti guardare la parabola semestrale di Lvmh) nella ‘normalizzazione’ post-Covid, tra il rallentamento degli Stati Uniti e la difficoltà nel delineare previsioni per la Cina, nel caso di Moncler rivelatasi la regione più performante.