Ralph Lauren fa ritorno nel calendario della kermesse newyorkese. A rianimare la settimana della moda di New York dedicata alla donna, dopo un periodo di stallo e la recente uscita di Tom Ford, ci penserà il prossimo 8 settembre il celebre stilista statunitense, assente dalle fashion week d’Oltreoceano dal 2019.
Alla canonica sfilata in calendario, il marchio ha infatti preferito negli ultimi anni presentare le proprie collezioni con show interanti nella Grande Mela e a Los Angeles, abbinati talvolta a concerti privati, in location come il Museo di Arte Moderna di New York o all’interno della Huntington Library, Art Museum, and Botanical Gardens in California.
Ad ospitare l’ultima sfilata di Ralph Lauren durante la New York fashion week, nel settembre 2019, era stato invece l’edificio di una vecchia banca al numero 48 di Wall Street, dove lo stilista 83enne aveva creato il Ralph’s Club. Un jazz club catapultato negli anni ’20, dove si era esibita a sorpresa la cantante Janelle Monáe e dove agli ospiti era stato richiesto di vestirsi di bianco e nero. Solo un anno prima, il designer aveva celebrato il 50esimo anniversario del suo brand con una sfilata evento organizzata nella cornice della Bethesda Terrace and Fountain di Central Park, location della Grande Mela diventata iconica per la sua apparizione in molteplici film.
Recentemente invece, dopo quattro anni di assenza, il brand è tornato anche a farsi spazio nel calendario della Milano fashion week, con la presentazione della linea Purple Label nello storico Palazzo Ralph Lauren in via San Barnaba.
Nell’ultimo trimestre il brand americano ha registrato ricavi in lieve progressione (+1%) a 1,54 miliardi di dollari (circa 1,4 miliardi di euro al cambio corrente), portandosi oltre gli 1,47 miliardi attesi dal consensus Ibes/Refinitiv. Nei tre mesi, l’utile è salito da 24 a 32 milioni di dollari. Quanto all’intero esercizio fiscale, il turnover è salito da 6,2 a 6,4 miliardi di dollari (+4%), mentre i profitti sono scesi da 600 a 523 milioni.