Continua la ritirata di Inditex dalla Russia. Dopo aver interrotto le proprie attività nella nazione lo scorso marzo, all’indomani dello scoppio del conflitto con l’Ucraina, il colosso spagnolo della moda low cost starebbe pianificando di affidarsi a uno dei suoi attuali partner in altri mercati.
La notizia arriva da Europa Press, che a sua volta la riporta dal notiziario locale Kommrsant, secondo cui in Russia le insegne Massimo Dutti, Oysho e Zara Home chiuderanno i battenti mentre Zara e gli altri marchi della famiglia Inditex resterebbero operativi, cambiando però nome a partire dal 2023.
Allo scoppio della guerra, oltre sei mesi fa, Inditex aveva chiuso 502 punti vendita in Russia, oltre al canale online, secondo mercato del gruppo con oltre novemila dipendenti e una quota pari all’8,5% dell’ebit. Gli store a marchio Zara, in particolare, sarebbero 86. Una scelta, quella di Inditex, sulla scia di quella già compiuta dal competitor Mango, che ha ceduto i suoi negozi in Russia a partner locali.
Intanto, il colosso del fast fashion ha archiviato il primo semestre del suo fiscal year 2022 con ricavi da 14,8 miliardi di euro, in crescita del 24,5% su base annua, e profitti che hanno corso a +41% nella metà dell’anno, fino a raggiungere la quota di 1,8 miliardi di euro.