Ci sarà anche la Manifattura di Berluti a Gaibanella, a pochi chilometri da Ferrara, tra i luoghi del savoir-faire visitabili nella prossima edizione de Les Journées Particulières di Lvmh (in calendario il 14, 15 e 16 ottobre 2022), evento nato nel 2011 per rendere omaggio al patrimonio unico dell’artigianato, ma anche per avvicinare i giovani a professioni talvolta poco note. “Questo nuovo polo per la produzione di calzature e pelletteria – ha raccontato a Pambianconews Jean-Baptiste Barthes, direttore operativo della Manifattura Berluti – ha avviato la sua attività nel 2015. Oggi conta 300 artigiani, con una crescita significativa che ha visto 40 nuove assunzioni solo nell’ultimo anno. Delle 50mila ore produttive della maison in un anno, più della metà sono interne, il resto è affidato ai nostri terzisti, a cui ci rivolgiamo soprattutto per il ready-to-wear. Questo stabilimento (il progetto è dello studio internazionale Barthelemy & Griño Architects, ndr) è del resto in grado di supportare sia l’attuale capacità produttiva sia una futura espansione della maison, nel rispetto degli standard ambientali e di efficienza energetica”.
Il 2021, ha spiegato Barthes è stato un anno di netta ripresa per Berluti, con una spinta concretizzatasi nella seconda parte dell’anno e proseguita, in accelerazione, nel 2022. Oggi i mercati di riferimento dell’azienda sono l’Europa, “in forte rimbalzo nel Q4 del 2021 con una performance oltre le attese”, e l’Asia, Giappone e Corea in testa. Dopo l’uscita di Kris Van Assche nel 2021, Berluti ha affidato la creatività a un team interno, mentre la carica di CEO resta salda nelle mani di Antoine Arnault.
Berluti condivide gli obiettivi di sostenibilià del programma Life di Lvmh, con grande interesse per lo sviluppo di materiali di nuova generazione, con i quali la pelle animale sarà destinata a convivere: “La pelle – ha continuato Barthes – è di per sè un materiale di scarto dell’industria alimentare. Molto è stato fatto per abbattere i processi inquinanti e per ridurre gli sprechi. Oggi la tecnologia permette di calibarare i quantitativi di produzione e di ridurre al minimo le eccedenze. I progetti di innovazione che riguardano alternative vegetali alla pelle o materiali nati in laboratiorio sono già realtà per Lvmh e si appoggiano sugli investimenti del gruppo. Ad oggi, i materiali next-gen non sono però disponibili nelle quantità di cui una maison come Berluti necessita. Il 93% delle concerie con cui lavoriamo sono certificare Leather Working Group“.
Tema altrettanto caldo è quello della formazione di nuovi addetti, con il lusso che si trova a fare i conti con la carenza di personale specializzato. “La formazione è cruciale per le professioni del lusso. Il settore deve estendere le sue capacità di storytelling anche all’inclusione di nuovi talenti”, ha ribadito il numero uno della manifattura. Dal canto suo, l’Accademia Berluti, nata nel 2012, offre un corso di formazione di circa 400 ore, volto a tramandare, e tutelare, tecniche di calzatura specializzate. Da quando è stata inaugurata, l’Accademia ha raccolto oltre 3.700 domande (a frequentarla sono stati 345 studenti, di cui 220 sono stati assunti dal gruppo Berluti).
Les Journées Particulières del colosso parigino puntano a dare un contributo anche in questo senso, portando il pubblico in luoghi unici al mondo.
Complessivamente sono 57 le maison che apriranno le loro porte gratuitamente, per un totale di 96 location in 15 Paesi. In Italia saranno 19, tra cui new entry come gli hotel Belmond a Venezia, a Firenze e a Taormina, la manifattura di calzature Christian Dior a Fossò in Veneto e la nuova Fendi Factory in Toscana. In Lombardia, a Milano, parteciperanno anche Pasticceria Cova, la boutique di Acqua di Parma e il nuovo headquarter di Loro Piana.
Le fasi di registrazione e prenotazione prenderanno il via il 22 settembre.