‘Show’, ‘show’, ‘show’. È raro trovare il termine ‘digital’ accanto ai nomi dei luxury brand che compongono il calendario della fashion week parigina dedicata alla haute couture iniziata stamattina. Il formato in presenza scelto da Pitti Immagine per i recenti saloni menswear e kidswear è stato parzialmente confermato dalle sfilate maschili di Milano e Parigi. E l’alta moda nella capitale francese rinsalda fortemente questo trend. Fino a giovedì 27 gennaio sono previste ben 15 sfilate in formato fisico, quasi il doppio rispetto alla passata edizione.
Ad aprire le danze ci ha pensato poche ore fa Schiaparelli con il primo défilé firmato dal direttore creativo Daniel Roseberry. Grazie al talento dello stilista americano, la storica maison di proprietà di Diego Della Valle è spesso presente sui red carpet e tra i profili più influenti dei social network, da Instagram a TikTok. Lo scorso ottobre è stata inoltre inaugurata una boutique prêt-à-porter permanente al quarto piano del grande magazzino di New York Bergdorf Goodman, il primo spazio in concessione aperto dalla maison parigina da quando è stata rilanciata dall’imprenditore italiano. Lo show di stamane, allestito al Petit Palais, ha visto susseguirsi quasi esclusivamente abiti total black illuminati da maxi bijoux, tratto distintivo di Roseberry, e copricapi scultura. Nel pomeriggio sarà la volta di Maria Grazia Chiuri per Dior al Museo Rodin, domani mattina toccherà a Chanel.
Dopo Sacai, le redini creative di Jean Paul Gaultier per questa stagione passano a Glenn Martens, direttore creativo di Y-Project e Diesel. Dopo Roma e Venezia, la couture di Valentino torna a sfilare a Parigi mercoledì 26. Il giorno successivo Kim Jones allestirà il primo show di alta moda con pubblico da quando è stato nominato direttore creativo delle collezioni Fendi donna ready to wear e couture.
Passerelle tradizionali anche per Alexandre Vauthier, Alexis Mabille, Elie Saab, Imane Ayissi, Stéphane Rolland, Viktor & Rolf, Yanina Couture, Yuima Nakazato e Zuhair Murad cui si aggiungono sette presentazioni e appena sei eventi digital dedicati alla primavera/estate 2022. In attesa di festeggiare il 15esimo anniversario a luglio, Iris Van Herpen ha deciso di non mostrare una nuova collezione dando visibilità ad alcune creazioni d’archivio esposte presso l’Atelier Néerlandais. Assente Giorgio Armani che, come precedentemente comunicato, ha preferito cancellare lo show della linea Privé a causa dell’emergenza sanitaria.
Sarà inaugurata venerdì la retrospettiva ‘Alaïa avant Alaïa’, aperta fino al 24 ottobre presso la Fondation Azzedine Alaïa. Il giorno successivo sarà la volta delle celebrazioni per il 60esimo anniversario della maison Yves Saint Laurent, allestite all’interno di sei musei parigini fino al 18 settembre. ‘Yves Saint Laurent Aux Musées’ coinvolge Centre Pompidou, Paris Museum of Modern Art, Louvre Museum, Picasso Museum, Musée d’Orsay e Yves Saint Laurent Museum.