Chanel ha aumentato i prezzi di alcune delle sue borse più note di quasi due terzi dalla fine del 2019. A calcolarlo è Bloomberg, che ricorda come la maison abbia specificato che gli aumenti sono in risposta a fluttuazioni del tasso di cambio, a cambiamenti nei costi di produzione e che servono a garantire che le borse abbiano un costo uniforme in tutto il mondo. “Gli analisti del settore del lusso – si legge sull’agenzia di stampa – affermano d’altro canto che l’entità degli aumenti segnala una strategia aziendale aggressiva: affermare il controllo su uno dei prodotti più popolari del marchio prendendo di mira i rivali di fascia più alta”.
“Da novembre 2019 – prosegue Bloomberg -, il prezzo della small classic flap bag di Chanel negli Stati Uniti è aumentato del 60% a 8.200 dollari (poco più di 7.200 euro), secondo i dati compilati dall’analista di Jefferies Group Kathryn Parker. La versione grande della borsa, nota come 2.55, ora costa 9.500 dollari negli Stati Uniti dopo l’ultimo aumento dei prezzi di Chanel, il quarto del marchio in due anni. Secondo Parker, a giugno costava 7.400 dollari”.
Charles Gorra, chief executive officer di Rebag, reseller di borse luxury usate, afferma che la spinta potrebbe essere mirata a rendere i prodotti di Chanel più esclusivi, per guadagnare terreno rispetto alle “most iconic handbags of all“, i modelli Birkin e Kelly di Hermès.
Una conseguenza dei rincari di Chanel è stata quella di aumentare il costo delle sue borse sul mercato secondario, ha spiegato a Bloomberg Seth Weisser, amministratore delegato del rivenditore di lusso di New York What Goes Around Comes Around.
Infine, la maison della doppia C è una dei pochi luxury player che ancora non vende borse e abbigliamento nel canale e-commerce. “Quando la domanda online di borse di lusso è aumentata durante la pandemia, Chanel ha perso la forte crescita dei ricavi che ha sostenuto competitor come Hermès e l’unità di moda e pelletteria di Lvmh, che include Louis Vuitton e Dior“.
“Chanel – ricorda l’agenzia di stampa – ha registrato un calo del 18% dei ricavi e un calo del 41% dell’utile operativo nel 2020, rispetto a un calo dei ricavi del 6% e un calo dell’utile operativo del 15% per Hermès.
Sempre secondo Kathryn Parker, Chanel starebbe dunque cercando di trovare modi per compensare tale calo delle entrate: l’aumento dei prezzi contribuirebbe ad assottigliare il divario generatosi rispetto a chi brinda al balzo del web.