Le maison del lusso francese non rinunciano alla fashion week uomo. La Chambre Syndicale de la Mode Masculine ha pubblicato il calendario provvisorio della manifestazione dedicata alle proposte maschili autunno/inverno 2022-23, in scena a Parigi dal 18 al 23 gennaio. La conferma sugli eventi fisici arriverà durante la settimana del 3 gennaio quando sarà diramata la schedule definitiva. Fonti vicine alla manifestazione confermano la volontà di tornare al formato ‘in real life’ a meno che i contagi legati alla pandemia non costringano a un passo indietro. Mentre New York e Londra hanno scelto di accorpare le passerelle maschili all’interno delle relative fashion week femminili, Parigi e Milano sostengono con fermezza l’importanza di una kermesse dedicata al menswear. Finora i brand che compongono il calendario francese sono 77, suddivisi tra 42 sfilate e 35 presentazioni. I big name non mancano, a partire da Louis Vuitton il cui direttore creativo menswear Virgil Abloh è prematuramente scomparso il mese scorso. Non mancheranno Hermès, Dior Men, Jil Sander, Dries Van Noten, Kenzo, Paul Smith, Rick Owens, Yohji Yamamoto, Walter Van Beirendonck e Y Project. Ci saranno anche due illustri ‘incursioni’ femminili, Paco Rabanne e Alaïa sveleranno le loro collezioni prêt-à-porter durante l’ultimo giorno della manifestazione.
Sulla passerella ci sarà anche Vtmnts, nuovo progetto di Vetements lanciato la scorsa estate, che vedrà l’esordio di Guram Gvasalia nelle vesti di direttore creativo. Tra le otto new entry, oltre a Vtmnts, ci sono la britannica Bianca Saunders, vincitrice del premio Andam 2021 e finalista del Lvmh Prize dello stesso anno. Presenti anche gli americani Amiri, maison disegnata da Mike Amiri nella quale il gruppo Otb di Renzo Rosso ha investito con una quota di minoranza e Kidsuper, il giapponese Doublet, il danese Rains e i francesi Egonlab, vincitore del premio Pierre Bergé all’Andam, e Bluemarble.
Un’infornata di nuovi nomi caratterizzerà anche la prossima edizione di Milano Moda Uomo dal 14 al 18 gennaio 2022 che includerà 23 sfilate fisiche e 24 presentazioni e presentazioni su appuntamento, 12 eventi e 9 contenuti digitali per un totale di 47 brand per 68 appuntamenti. La fashion week vedrà sei brand presenti per la prima volta nel calendario sfilate tra cui Jw Anderson, Federico Cina, e 1017 Alyx 9Sm. Tra gli eventi spicca il 50esimo anniversario di Cp Company, l’evento di Woolrich e quello di Vestiaire Collective per Fondazione Sozzani. Inoltre, Gucci ospiterà il concerto della band australiana Parcels, presso il Gucci Hub. Confermate le passerelle di Zegna e Dsquared2. Nei giorni succesivi si alterneranno big name del calibro di Giorgio Armani, Prada, Etro, Fendi, Msgm e Dolce & Gabbana, e marchi della new wave italiana tra cui Magliano e Numero 00. Presenti anche Kway, Spyder e i portoghesi David Catlàn e Miguel Vieira. Martedì 18 sarà dedicato unicamente ai contenuti digitali. Tra le griffe che hanno scelto di allestire una presentazione per svelare le proposte autunno/inverno 2022-23 ci sono Missoni, Andrea Incontri, Brioni, Kiton, Canali, Brunello Cucinelli, Santoni e Andrea Pompilio per Harmont & Blaine.
Stride con il clima di ottimismo la comunicazione di Munich Fabric Start Exhibitions GmbH, cui fanno capo la fiera del tessile Munich Fabric Start e Bluezone dedicata al denimwear, che ha annunciato la cancellazione degli eventi in programma a gennaio a causa del diffondersi della variante Omicron. In Germania inizia a profilarsi l’ipotesi di un lockdown nazionale e di nuove restrizioni di viaggio che impedirebbero il normale svolgimento delle manifestazioni.