Accorciare la catena decisionale e rendere quindi più rapide le decisioni da prendere. È questo l’obiettivo della revisione dell’assetto di governance del Gruppo Tod’s, il cui consiglio di amministrazione ha deciso di mantenere la carica di amministratore delegato solamente in capo al presidente, Diego Della Valle, e al vicepresidente, Andrea Della Valle, con poteri analoghi. Tod’s Spa ha dunque riportato la guida dell’azienda a due soli AD.
La figura del CEO uscente viene invece sostituita con un direttore generale: lascia dunque il suo incarico Umberto Macchi di Cellere (cooptato a fine 2017 al posto di Stefano Sincini), mentre viene nominata direttore generale Simona Cattaneo, con un passato professionale in L’Oréal, Burberry e Christian Dior.
Nella nota stampa la società ha ringraziato Umberto Macchi di Cellere “per il lavoro svolto nei quattro anni trascorsi nel gruppo, contribuendo alla realizzazione di progetti importanti, tenendo conto degli sviluppi futuri dell’azienda” e per “l’importante ruolo che ha avuto nel gestire l’eccezionale periodo della pandemia”.
Secondo quanto reso noto a fine settembre, nei primi sei mesi del 2021 il fatturato consolidato del gruppo Tod’s ha toccato quota a 398,4 milioni di euro, in crescita del 55,1% (mentre risulta in calo del 10,9% rispetto ai primi sei mesi del 2019). Il valore dell’ebitda ammonta a 65 milioni di euro, pari al 16,3% dei ricavi e si confronta con una perdita operativa di 18,7 milioni del primo semestre 2020. L’ebit è negativo per 2,7 milioni di euro, in deciso miglioramento rispetto alla perdita operativa di 94,1 milioni anno su anno.
A livello di assetto societario, lo scorso aprile Lvmh ha aumentato la partecipazione in Tod’s al 10 per cento. La notizia del maggiore coinvolgimento del gruppo di Arnault è arrivata a poco meno di due settimane dall’ingresso di Chiara Ferragni nel cda di Tod’s. Nel corso della prima settimana dal debutto dell’influencer, le azioni del marchio italiano sono state protagoniste di un rialzo notevole, che ha portato la capitalizzazione di mercato a quota 1,145 miliardi di euro (contro i 945 milioni pre-nomina). Ad oggi il valore di mercato totale delle azioni della società italiana è di 1,51 miliardi.