La couture si fa più inclusiva. L’ultima tornata di sfilate ha messo in evidenza un fenomeno che si era timidamente affacciato già da alcune stagioni. L’alta moda, segmento storicamente legato all’abbigliamento femminile, sembra aver deciso di colmare quello che potrebbe essere definito un gender gap stilistico. Mai in passato si erano viste così tante proposte maschili durante i défilé, solitamente affollati da lunghi abiti da sera pronti per essere sfoggiati sui red carpet. Sia i fashion show tradizionali sia gli short movie realizzati dalle maison del lusso hanno decretato l’avanzare di un nuova couture per lui, spesso composta da impeccabili abiti sartoriali, non senza applicazioni luminose.
La conferma è arrivata giovedì scorso quando Valentino ha svelato la collezione Des Ateliers alla Biennale di Venezia, nello spazio delle Gaggiandre. Sulla passerella a filo d’acqua, il direttore creativo Pierpaolo Piccioli ha fatto sfilare ben 27 look maschili, alcuni dei quali caratterizzati dalla collaborazione con un gruppo di pittori contemporanei. “Gli abiti – comunica la maison romana – disegnano possibilità, per donne e per uomini, nelle quali il virtuosismo della lavorazione si stempera nella leggerezza ineffabile che non conosce sforzo”. E sono stati circa 30 anche i modelli che hanno indossato le creazioni di Demna Gvasalia per il grande ritorno di Balenciaga alla couture dopo 53 anni. Gli indumenti hanno rispecchiato l’estetica inconfondibile del designer georgiano: dai cappotti formali alle felpe, senza dimenticare jeans, piumini e maxi t-shirt.
Una manciata di proposte maschili hanno fatto capolino anche da Fendi, dove Kim Jones ha riprodotto i tratti distintivi della collezione anche su giacche e pantaloni. Meno inaspettate le numerose proposte per lui presenti nel film ‘A folk horror tale’ di Maison Margiela Artisanal: il marchio diretto da John Galliano ha spesso mixato i generi in passerella, sulla scia di griffe come Jean Paul Gaultier e Vivienne Westwood.
Tutt’altro che scontati i 7 look presentati da Giambattista Valli. Infatti, a eccezione della collezione realizzata a quattro mani con H&M, il couturier non ha mai sviluppato neppure il prêt-à-porter maschile prediligendo voluminosi abiti in tulle e cocktail dress a fiori. Olivier Theyskens, al timone creativo di Azzaro dallo scorso anno, continua a realizzare abiti speculari per le sue donne e i suoi uomini, gli stessi tessuti per abiti da sera e impeccabili tuxedo.
Hanno scelto la Serenissima anche Dolce & Gabbana che sveleranno le nuove collezioni di alta moda dal 28 al 30 agosto, il duo è stato tra i primi a credere nella couture maschile denominata dalla label Alta Sartoria.