È ancora bufera in Cina per i marchi occidentali del fashion. Il governo cinese ha formalmente accusato una serie di marchi di moda occidentali, tra cui H&M, Nike e Zara, di vendere abiti per bambini scadenti che rappresentavano potenziali rischi per la salute. Secondo il South China Morning Post che ha riportato la notizia, l’amministrazione generale delle dogane cinese ha elencato 81 lotti di prodotti di abbigliamento per bambini importati considerati a rischio a seguito degli esami condotti tra giugno 2020 e maggio 2021. I loti riguardano indumenti, giocattoli, spazzolini da denti, scarpe e biberon.
Nel dettaglio, in nove lotti di vestiti per ragazze in cotone intrecciato H&M sono stati trovati coloranti o altre sostanze nocive, e lo stesso problema è stato identificato nei pigiami per bambini e negli shorts per neonati in maglia di cotone di Zara, e nelle t-shirt in maglia di cotone per ragazzi di Nike. La dogana ha segnalato lo stesso difetto anche nel pigiama da bambino in maglia di cotone del marchio americano Gap e nelle t-shirt da ragazza di Gu, un rivenditore affiliato della catena giapponese Uniqlo.
L’avviso, che ha riscontrato un ampio e positivo consenso nei social media cinesi, spingendo numerosi utenti di Internet a promuovere nuovamente l’acquisto di marchi nazionali piuttosto che di marchi stranieri, è stato l’ultimo colpo ai marchi di abbigliamento stranieri, sottoposti a forti pressioni a causa del boicottaggio dei consumatori dalla fine di marzo dopo che molti brand occidentali hanno sconfessato il presunto uso del lavoro forzato nella regione cinese dello Xinjiang e annunciato di non voler quindi utilizzare il cotone proveniente da questa regione cinese.
Non è la prima volta che H&M e Zara vengono presi di mira con questo tipo di avviso di sicurezza. In un annuncio simile del 30 maggio 2020, la dogana cinese ha accusato i due marchi di importare vestiti per bambini che presentavano potenziali rischi per la salute dei bambini, sulla base di un’indagine da gennaio a maggio dello scorso anno. Tuttavia, è la prima volta che Nike, Gu e Gap sono state inclusi in un elenco doganale di prodotti sospetti.