Ovs scende in campo per Stefanel. Il gruppo veneto ha presentato “un’offerta vincolante volta all’acquisizione di alcuni asset” di Stefanel, attualmente in amministrazione straordinaria dal 2019, “tra cui in particolare il brand storico dell’azienda”. “In considerazione dell’entità di tale offerta, i mezzi finanziari necessari risultano essere ampiamente nelle disponibilità correnti del gruppo”, ha commentato l’AD Stefano Beraldo, la cui assemblea ha approvato all’unanimità un aumento di capitale da 80 milioni di euro per cogliere opportunità di crescita per linee esterne, attraverso fusioni e acquisizioni.
Per il gruppo Stefanel, che a giugno ha ricevuto l’ok del Mise per il programma di cessione in amministrazione straordinaria, negli ultimi mesi sono arrivate varie offerte vincolanti, che però non sono mai state ritenute conformi.
Nel trimestre terminato lo scorso ottobre Ovs ha registrato una crescita del 6,1% delle vendite a 361 milioni di euro, oltre a un aumento del 10% sino al giorno prima dell’introduzione delle nuove restrizioni per contrastare la pandemia nella seconda metà di ottobre.
“L’andamento del terzo trimestre dell’anno, ancora caratterizzato dalla chiusura di alcuni punti vendita in numerose aree del territorio a partire dagli ultimi giorni di ottobre, ha dimostrato la resilienza e il ruolo di Ovs nel mercato dell’abbigliamento italiano”, ha affermato Beraldo. “Le vendite in aumento si sono tradotte in un ebitda allineato a quello dell’anno precedente e a una generazione di cassa di quasi 54 milioni, mentre nel terzo trimestre 2019 il flusso di cassa era pari a 19 milioni. Al momento tuttavia risulta difficile stimare se i vantaggi conseguiti fin qui possano considerarsi sufficienti per la realizzazione degli obiettivi economici per l’anno intero, mentre maggiore è la confidenza sulla raggiungibilità degli obiettivi di posizione finanziaria netta”.
Nei nove mesi totali, i ricavi sono tuttavia calati del 25,7% a 736,7 milioni, compensati dalle vendite da e-commerce in incremento del 50 per cento. Il gruppo ha inoltre sovraperformato ancora una volta nel mercato di riferimento, che nel trimestre è diminuito del 3,2%, con un aumento della quota di mercato ora pari all’8,2 per cento. L’ebitda del terzo trimestre è ammontato a 38,1 milioni, in linea per il secondo trimestre consecutivo con quello del 2019 malgrado il contesto di mercato avverso. La posizione finanziaria netta è risultata infine in miglioramento a 356,9 milioni.
L’azienda veneta, infine, è stata indicata fra le 10 best practice più rilevanti e innovative al mondo per indice di circolarità del prodotto nel “Report 2020 Circular Fashion System Commitment” di Global Fashion Agenda. Il report ha analizzato quattro aree di intervento, in particolare design circolare, raccolta abiti usati, rivendita di abbigliamento usato dal 2017 al 2020 da parte delle 86 aziende aderenti che rappresentano il 12,5% del mercato globale del settore. La circolarità è uno degli indicatori del progetto ‘Ecovalore’ sviluppato in collaborazione con l’università di Padova. Per consentire al cliente di fare scelte più consapevoli, questi indici sono riportati su ogni prodotto all’interno dell’e-commerce e, dove possibile, evidenziano anche il risparmio di risorse rispetto a un capo realizzato in modo convenzionale.
“Crediamo che essere trasparenti agli occhi del consumatore sia uno step fondamentale nel lungo percorso verso la sostenibilità che Ovs ha intrapreso da tempo”, ha commentato l’AD. “Ecovalore è parte del piano che stiamo realizzando per migliorare la tracciabilità della nostra supply chain e nasce con l’intento di promuovere la trasparenza e il rispetto nei riguardi dei nostri clienti, contribuendo ad una maggiore comprensione degli impatti dei prodotti che acquistano”.